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È praticamente scientifico. I Dream Theater esprimono il 90% di emozioni in più degli artisti POP o Reggaeton come Fedez e Alvaro Soler. Ma perchè?
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Quante volte nascono discussioni su chi sia meglio tra un chitarrista famoso ed un altro! E quante volte viene detto: “Beh… John Petrucci non mi piace perchè suona in modo freddo e troppo tecnico, mentre mi piace di più David Gilmour“.
Ma perchè le persone dicono così? E soprattutto… è vero? Può essere vero?
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Video con le mie considerazioni su John Petrucci
Video con le mie considerazioni su David Gilmour
Introduzione
Ecco un paio di affermazioni super scontate quando si parla di chitarra e chitarristi famosi:
1- “David Gilmour non avrà una grande tecnica, ma suona con l’anima, si sente l’emozione”
2- “John Petrucci è bravissimo, ma non mi trasmette niente, è freddo, pensa solo alla tecnica”
Per chi non lo sapesse, David Gilmour è il chitarrista dei Pink Floyd e John Petrucci quello dei Dream Theater.
Ovviamente puoi cambiare i due nomi mettendo per esempio Slash al posto di Gilmour, oppure un altro chitarrista super tecnico al posto di John Petrucci.
Io, devo dire la verità… Sono un po’ stanco di sentire queste frasi. Ed inoltre, secondo me sono anche delle enormi fesserie. Ovviamente vorrei anche leggere cosa ne pensi tu tra i commenti, ma ti chiedo prima di guardare il video fino in fondo.
Io credo che queste frasi siano delle fesserie per 3 motivi principalmente:
Motivo numero 1
Il motivo più banale è che spesso, chi pronuncia queste frasi non conosce bene entrambi i chitarristi, ma solo uno dei due. Che magari è il suo preferito. Potrebbe aver ascoltato solo poche canzoni o solo un album di uno dei due chitarristi.
In questo caso la persona che pronuncia queste frasi parla per stereotipi, o basandosi sulle poche conoscenze che possiede. Che sono sicuramente limitate. Ancora peggio se parla per sentito dire.
In altre occasioni può essere che la persona non abbia una conoscenza musicale accettabile per dare delle opinioni in merito. Hai mai sentito un chitarrista professionista dire delle frasi di questo tipo?
Riccardo Bertuzzi, a cui ho fatto una bella intervista sul mondo del professionismo in TV, che trovi cliccando qui, non me lo immaginerei mai pronunciare queste frasi. Neanche Andrea Braido, che ha scritto la prefazione del mio libro (che trovi qui) direbbe mai una cosa del genere perchè chi studia almeno un po’ in profondità la musica conosce quello che ti dirò nel…
Motivo numero 2
Quello che le persone chiamano “suonare con l’anima” o “suonare con il cuore” in realtà è un effetto dato da un aspetto tecnico. “Cosa??”
Si perchè noi consideriamo David Gilmour un chitarrista che suona con il cuore principalmente per il suo stile tecnico ed il suo modo di suonare alcune tecniche. In particolare per come utilizza la tecnica del
“Non devi seguire una forma a tutti i costi, le canzoni non devono durare per forza 3 minuti e mezzo, non c’è bisogno di ripetere il ritornello. Questo modo di pensare è libertà… per me il progressive è questo!”
John Petrucci spiega con queste parole cos’è per lui il Progressive ed in particolare il Progressive-Metal che è il genere che da oltre 25 anni porta avanti con i Dream Theater.
Anche lui come Slash è uno di quei chitarristi che maggiormente divide l’opinione della gente. Alcuni dicono che è troppo macchinoso, ha troppa tecnica, altri lo considerano un Dio!
Tu cosa ne pensi? Fammelo sapere lasciando un commento qui sotto al video.
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Vita e Curiosità
Di sicuro la prima cosa che viene in mente parlando di John Petrucci è: Tecnica!! Tecnica… Tecnica e…. Metal!!
Diciamo che è uno di quei chitarristi che mai ti aspetteresti di veder suonare la colonna sonora di Frozen, avete presente “Let It Go“? Ed invece ecco qui di seguito il filmato in cui John Petrucci e sua figlia suonano e cantano proprio quel brano:
Esiste anche un video in cui puoi vedere John Petrucci che suona dal vivo l’assolo di Comfortably Numb, lo trovi qui: clicca qui.
Petrucci, qualunque cosa faccia la fa con la giusta tecnica, preciso preciso. Impostazione molto rigida e non si scompone mai.
Nasce nel 1967 e comincia a suonare a 8 anni, ma perde subito la motivazione e lascia da parte lo strumento fino a che non entra a far parte di un gruppo a 12 anni.
I suoi idoli sono Yngwie Malmsteen, Steve Morse, Steve Vai, Allan Holdsworth, Al Di Meola.
Ma vediamo subito 3 delle mille lezioni di chitarra che potremmo apprendere dallo stile di John Petrucci..
Lezione di Chitarra #1 – La Plettrata Alternata
La plettrata alternata di John Petrucci è sublime. Il movimento è più ampio rispetto a quello di Yngwie Malmsteen, ma se guardiamo la precisione e la cura maniacale che dedica al tocco del plettro ed al suono che vuole creare con esso… è pazzesco!
Non so esattamente come John Petrucci si sia allenato quando ha cominciato a suonare, ma di solito questo risultato è frutto di tanto studio con metronomo a basse velocità.
Quindi se ti piace l’idea di avere la completa padronanza della plettrata come John, sicuramente studiare bene con il metronomo è un’ottimo inizio per avvicinarcisi.
Lezione di Chitarra
La storia dello stile shred ha avuto avvio nel 1974, quando con l’arrivo di Ulrich Roth, chitarrista degli Scorpions, l’heavy metal comincia ad arricchirsi di un virtuosismo del tutto nuovo. La tecnica più pura incontra la perfezione, creando uno stile unico, impareggiabile, nato per far sognare.
Basta ascoltare il singolo “Drifting Sun” o “Fly to the rainbow“, contenuto nell’omonimo album del 1974 per accorgersene: questo lunghissimo pezzo in circa 10 minuti riesce a fare un sunto dell’intero album, strizzando l’occhio al grande Jimi Hendrix.
Nell’intero disco, dunque, così come nei due brani citati, Ulrich Roth fa largo uso della leva del tremolo e dei suoni ricchi di effetti, stile che si perfeziona e si assottiglia nel successivo album “In Trance“, che consacra Roth come il creatore dello stile che verrà definito Shred.
Dopo l’addio di Roth agli Scorpions altri tre chitarristi definiscono ulteriori tratti dello stile shred: Eddie dei Van Halen crea infatti la storica e mitica sequenza in tapping di “Eruption“, inserita dalla rivista “Guitar World” al 2° posto fra i 100 migliori assoli di chitarra di tutti i tempi.
Oltre ad Eddie Van Halen che consacrò la tecnica del tapping a due mani, sono famosi Randy Rhoads, chitarrista della band di Ozzy Osbourne, e lo svedese Yngwie J. Malmsteen noto per la particolare abilità tecnica e velocità esecutiva che ha ispirato chitarristi del calibro di Michael Angelo Batio.
Vediamo adesso una breve analisi di 3 shredder molto famosi scelti casualmente:
John Petrucci
Assodato che per eseguire lo stile shred bisogna acquisire impressionanti qualità tecniche e di velocità, bisogna dire che ogni chitarrista shredder si è distinto durante la sua carriera per l’uso prevalente di una particolare tecnica su tutte le altre. Dal legato al tapping a due mani, dallo sweep picking ai trilli sino al vibrato, tutte tecniche che hanno trovato una grande diffusione soprattutto in generi come l’heavy metal.
Ma cominciamo dal più giovane tra i tre, John Petrucci, il fondatore dei “Dream Theater“, che ebbe fra l’altro l’onore di partecipare già nel 2001 al G3, il tour mondiale organizzato da Steve Vai assieme a Joe Satriani e che proprio con questi due chitarristi può considerarsi uno tra quelli che è riuscito ad apportare delle notevoli migliorie tecniche al genere rock ed heavy metal.
Petrucci in particolare ha conferito a questo stile una marcia in più, contribuendo a sviluppare quel genere ora denominato progressive metal. Fra i migliori assoli mai eseguiti da Petrucci ricordiamo “Spirit carries on” tratto dall’album “Scenes of a Memory” del 1999.
Riguardo alle tecniche usate da Petrucci (assieme a Steve Morse) in particolare quella del plettro alternato appoggiandosi con il mignolo al corpo della chitarra. In questo modo polso e avambraccio guidano la mano sulle corde, mantenendo sempre il medesimo angolo di attacco, mentre la mano è molto raccolta e il movimento esegue una “diagonale” dalle corde basse verso le alte e viceversa, mentre il plettro si muove sia verso il basso che verso l’alto.
Nel video qui di seguito si nota nel dettaglio la tecnica della pennata alternata:
Fra le tecniche che fanno ottenere grandi vantaggi dal suono della chitarra elettrica, il legato strumentale che consiste nel suonare più note con un’unica pennata. Una tecnica molto usata soprattutto con la chitarra elettrica che ha le corde sottili e vicine al manico, utili ad assicurare una certa rapidità nell’esecuzione.
Joe Satriani
Da alcuni considerato il miglior chitarrista al mondo,
Joe
Chi ascolta i Dream Theater, gruppo di cui John Petrucci è il chitarrista, sicuramente può aspettarsi di essere all’ascolto di una delle più accurate strumentazioni in termini di tecnologia, quantità di effetti e qualità. In effetti John Petrucci è una persona che ci tiene molto al suono della sua strumentazione ed è anche una persona molto pignola. Sappiamo anche che i gruppi progressive hanno generalmente una propensione allo sviluppo e al futuro rispetto ai gruppi che prediligono il suono originale dei tempi che furono.
Andiamo quindi a scoprire tutta la tecnologia e gli effetti progressive che John Petrucci utilizza per suonare la chitarra elettrica con i Dream Theater, ma anche come solista, nella strumentazione utilizzata nel 2009-2010.
Le Chitarre di John Petrucci
Per quanto riguarda le chitarre abbiamo già analizzato la sua chitarra principale, la Music Man John Petrucci a sei corde. Come è possibile intuire da alcune canzoni dei Dream Theater, John utilizza anche una 7 corde (sempre John Petrucci signature) e la utilizza spesso.
In realtà, in concerto utilizza 12 Music Man John Petrucci ognuna con caratteristiche diverse. Una delle caratteristiche più importanti che differenzia le chitarre che John utilizza ai concerti è l’accordatura, oltre al fatto che tra le 12 chitarre notiamo una 7 corde e una 12 corde.
Ecco le accordature che John Petrucci utilizza in concerto (e la taratura delle corde rispettiva che utilizza):
Accordatura in SIb: corde 0.12
Accordatura in LA: corde 0.12
Accordatura Normale per la 7 corde: corde 0.10
Accordatura Normale per la chitarra principale: corde 0.10
Accordatura Drop D (Re): corde 0.10
Accordatura un semitono più bassa (Mi bemolle): corde 0.11
Accordatura in RE: corde 0.11
Accordatura in DO: corde 0.12
Accordatura Normale per la 12 corde: corde 0.09
Gli Amplificatori e gli Effetti di John Petrucci
John Petrucci ama i Mesa Boogie, ovviamente cassa e testata. Le testate Mesa Boogie che Petrucci utilizza sono Mark V abbinate a 8 casse Mesa Boogie.
Ed ora arriviamo agli effetti di chitarra che utilizza John Petrucci:
1 Voodoo Labs GCX Switcher (per selezionare il canale degli amplificatori)
1 Rack Korg DTR 2000
1 Rack Dunlop DSR-2SR Wah system con 2 controlli
1 Mesa Boogie High Gain Amp Switcher
1 Compressore TC Electronics C400XL
1 Keeley Modded Tube Screamer
1 MXR EVH Flanger
1 MXR EVH Phaser
1 Stereo Chorus/ Flanger TC Electronics 1210
3 Reverb/ Delay TC Electronics M3000
1 Harmonizer Eventide H7600
Ricorda di scaricare la guida agli effetti per chitarra elettrica per sfruttare i tuoi effetti al massimo.
Fonte: www.johnpetrucci.com
Quando ho provato per la prima volta una Music Man John Petrucci sono rimasto veramente deluso dal suono che ne usciva da essa. In realtà mi sono dovuto ricredere provandola una seconda volta, in un posto diverso dal primo, quindi probabilmente il problema era un altro e la chitarra elttrica firmata John Petrucci non centrava. Probabilmente al momento mi era sfuggito qualcosa che non riesco ancora a spiegarmi adesso.
In tutte e due le occasioni ho provato una 6 corde, non la versione a 7 corde. In tutte e due le occasioni, in ogni caso, ho potuto constatare che è una chitarra facile da suonare. Tutte le caratteristiche di questa chitarra privilegiano un’impostazione da velocisti ovviamente, come è giusto che sia per una chitarra elettrica sviluppata con l’aiuto di John Petrucci. Infatti abbiamo l’action molto basso, i tasti bassi e un manico molto scorrevole.
Come ho detto prima, il suono mi aveva deluso la prima volta, mentre la seconda non mi ha particolarmente colpito. In ogni caso un ottimo suono, ma forse questa non è la caratteristica che rende questa chitarra una chitarra straordinaria da suonare.
La Ernie Ball Music Man John Petrucci è una chitarra molto particolare. Presenta delle caratteristiche che è meglio conoscere prima di comprarla. Ad esempio il selettore dei Pick-up è molto vicino alle corde. Questo agevola un impostazione “alla John Petrucci“, un’impostazione molto statica con la chitarra alta e con la mano destra che oscilla di poco o niente. Il rischio infatti è quello di muovere il selettore dei pick-up senza volerlo al termine di una pennata urtando con la mano destra. Per John Petrucci questa è una particolarità a favore, in quanto lui ha bisogno di cambiare i pickup velocemente mentre suona.
Un’altra grande particolarità che rende originale questa chitarra sono i due output della chitarra elettrica (vedi la foto). Infatti, dalla chitarra possono partire 2 jack, uno avrà un suono tipico della chitarra elettrica, mentre l’altro un suono che si avvicina moltissimo alla chitarra acustica.
I pickup sono rigorosamente DiMarzio, pickup simili alla precedente signature di John Petrucci sviluppata dalla Ibanez, ma migliorati grazie anche ad ulteriori indicazioni date dal chitarrista dei Dream Theater. Un’altra caratteristica che è rimasta dalla precedente signature è il legno del corpo, molto leggero, ma comunque molto risonante come dice con fermezza John Petrucci.
Puoi vedere una bellissima descrizione in italiano in questo video realizzato da Mogar Music, dove puoi sentire
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John Petrucci è nato negli Stati Uniti, a Long Island il 12 Luglio del 1967 ed è il co-fondatore, autore e produttore di uno dei gruppi metal-progressive più famosi al mondo al giorno d’oggi: i Dream Theater.
John ha preso in mano la chitarra a 8 anni, grazie alla voglia che hanno impresso in lui i membri della sua famiglia che sono quasi tutti musicisti, ma subito dopo la lascia perdere e si disinteressa dello strumento. A dodici anni colui che diventerà il primo tastierista dei Dream Theater lo invita a far parte di un gruppo, così comincia a dedicarsi allo studio approfondito della chitarra. Comincia da qui a studiare molto intensamente.
Si iscrive alla “Berklee College of Music” dove studia seriamente la teoria musicale, l’armonia Jazz e composizione, e dove conosce Mike Portnoy e John Myung (batterista e bassista dei Dream Theater). Nascono così i Majesty, trio formato da questi ultimi tre che fanno però una triste scoperta… il nome era già usato da un’altra band di cui ignoravano l’esistenza e quindi dovettero cambiarlo e diventarono così i Dream Theater con l’aggiunta di Kevin Moore alle tastiere e Charlie Dominici alla voce.
Charlie però sparisce presto (dopo il primo album) per dare spazio al tutt’ora cantante dei Dream Theater James La Brie, canadese con cultura e studio del canto lirico, dando vita ad uno dei migliori album metal progressive: Images and Word, di cui sentiamo la famosissima Pull Me Under:
La formazione rimane inalterata da qui in poi prevalentemente in questo modo salvo un cambio di tastierista di tanto in tanto.
Tutti i componenti di questa formazione hanno gli stessi gusti e influenze musicali: Rush, Yes, Genesis, Dixie Greg, Pink Floyd, Frank Zappa.
Come si può notare dal video di Pull Me Under, l’impostazione di John Petrucci è solida e composta, la chitarra è abbastanza alta rispetto a come la tengono la media dei chitarristi, impostazione che gli consente di eseguire passaggi molto difficili con un piccolo margine di errore rispetto all’originale.
Petrucci, infatti è noto per la sua incredibile tecnica e la sua pennata alternata (clicca per vedere esercizi di pennata alternata presi da canzoni dove suona John Petrucci) incredibilmente veloce e precisa.
Pur essendo le sue canzoni tempestate di note e di tecnica, John ha sempre ricercato una melodia raffinata ed è per questo che è comunque considerato uno dei migliori chitarristi viventi nel mondo, tanto da farlo partecipare anche al famoso G3 di cui abbiamo già parlato. Una serie di concerti organizzati da Joe Satriani con 3 chitarristi tra i più grandi al mondo dove Joe Satriani e Steve Vai sono una costante e il terzo è variabile.
Ecco la sua presenza al G3 dove puoi sentire un grande assolo di John Petrucci come primo assolo e poi a seguire molti altri:
I Dream Theater continuano a suonare, nel frattempo con i componenti dei Dream Theater sono nati progetti come i Liquid Tension Experiment, un gruppo strumentale con i componenti dei Dream Theater a parte il bassista e il cantante.
Inoltre ci tengo a dire una cosa. Io utilizzo spesso le canzoni dei Dream Theater come esercizi per sciogliere le dita o per la pennata alternata. Lo studio delle loro canzoni, della chitarra di John Petrucci, mi è servito molto in questo senso e sono riuscito anche ad apprezzare molto di più lo stile di John Petrucci. Ci sono molte persone infatti che non lo reputano abbastanza melodico e a cui non piace lo stile ed è sicuramente una cosa natuarle, ma
sono sicuro che quando suonerai la tua prima canzone