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In questa lezione di liuteria, Carlo Carbone (liutaio di Amnesia) ci spiega come regolare e fare il setup della nostra chitarra elettrica. Vedremo i 4 passi principali nel dettaglio.

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Attrezzatura

Ecco alcuni link di attrezzatura utile che puoi utilizzare per la tua chitarra:

Righello per Action (altezza corde): https://amzn.to/2VUQn6T

Set di brugole per chitarra: https://amzn.to/2Wn5RVx

Chiavi a Tubo per Regolazione Truss Rod Gibson: https://amzn.to/2ECQfmI

Set di calibri per curvatura corde: https://amzn.to/2VVbXrG

Crema lucidante per chitarra: https://amzn.to/2EFcJU9

Fast Fret (per pulire le corde): https://amzn.to/2VRT4WI

Introduzione

Per fare il setup base di una chitarra elettrica bisogna fondamentalmente eseguire e regolare 4 aspetti:

Il Manico: regolazione del truss rod, ovvero la curvatura del manico della chitarra.

Action: la regolazione dell’altezza delle corde (distanza tra la tastiera della chitarra e le corde).

Intonazione: la regolazione delle ottave per sistemare l’intonazione della chitarra.

Pickup: la regolazione della posizione, altezza e inclinazione dei pickup della chitarra.

Questi sono, in ordine, i 4 aspetti da regolare sulla chitarra elettrica. Se viene eseguita male il setup o la regolazione di questi aspetti, o se addirittura non viene fatta su chitarre nuove o usate, la chitarra stessa può risultare dura e difficile da suonare.

Vediamo quindi un passo alla volta come andare a fare correttamente queste regolazioni prendendo come esempio la chitarra che Carlo Carbone di Amnesia ha costruito per me, la Amnesia Jessie Fancy (clicca qui per vedere la mia recensione di questa chitarra).

Passo 1 – Manico, Truss Rod

Nel 70% dei casi per regolare il manico ci va una brugola (clicca qui per un set di brugole su Amazon) che sono le tipiche chiavi a “L” esagonali che si infilano nella maggior parte dei casi sulla paletta della chitarra per regolare il truss rod (le Fender Reissue, Vintage, ecc… potrebbero avere la regolazione del manico sul manico vicino al pickup al manico appunto, da regolare con un cacciavite a taglio abbastanza grosso).

Di solito le brugole più utilizzate sono quelle da 4mm, la Fender usa 3,2 perchè hanno tutte le misure in pollici. Le Squier a volte hanno 4,8, alcune usano 4,5. La Gibson usa dei dadini, perciò bisognerà utilizzare delle chiavi a tubo, però di solito la brugola da 4 è quella più comune.

Il modo per controllare il manico è quello di porre una retta sui tasti per vedere quanta curvatura c’è nel mezzo. Le corde tirate sono già delle rette messe sulla tastiera, quindi se noi schiacciamo il primo tasto del MI cantino e l’ultimo (o anche dopo la tastiera), quando schiacciamo il dodicesimo tasto, premiamo con il pollice e possiamo vedere quanto spazio c’è tra la corda e il tasto (che si intende la barretta di metallo, non il legno).

Può essere comodo guardare anche sul MI basso per controllare che la distanza sia pressochè uguale.

Quanto deve essere la distanza?
Questa domanda non ha una risposta unica perchè può variare in base alle condizioni dei tasti, del manico e via dicendo. Diciamo che di base deve passarci un cartoncino delle corde, per esempio la confezione di carta delle D’Addario, se noi prendiamo un pezzo di quel cartoncino e lo infiliamo sotto, più o meno la misura che deve esserci è quella.

Più dritto è meglio è, però se stiamo troppo dritti potremmo avere un problema di “frittura” dei tasti sui primi fret. Quando si dice che la corda frigge si intende che produce un ronzio metallico nel momento in cui la suoni. Quindi bisogna trovare sempre il giusto compromesso.

Il principio della brugola è questo: in senso orario, guardando la paletta dall’alto verso il corpo della chitarra, si tira il manico, quindi il manico va verso l’alto nella zona centrale. Se noi andiamo in senso antiorario, nella parte centrale il manico andrà verso il basso.

Così è come funziona la regolazione del manico.

Passo 2 – Action, Altezza delle Corde

Una volta che il manico è stato regolato si passa all’altezza delle corde. È inutile regolare l’altezza delle corde prima se poi si cambia il manico, perchè se noi abbiamo il manico concavo, magari regoliamo l’altezza delle corde, ma poi quando andiamo a sistemare il manico l’altezza delle corde risulterà diversa.

Anche l’action della chitarra, ovvero l’altezza delle corde è una cosa soggettiva. Più basse sono le corde, più morbide saranno, però un’action troppo bassa può dare problemi di frittura dei tasti (classico problema).

Oltre a questo cambia anche il suono della chitarra ed il feeling delle tue mani a seconda dell’altezza dell’action. Per ora comunque concentriamoci sul “come si regola l’action“.

L’action bisogna anche regolarlo in base all’usura dei tasti.

Esiste un’action standard?
Di solito la misura standard dell’altezza delle corde dalla tastiera ha 1,5 millimetri tra il 12° tasto ed il sotto del MI cantino e 2 millimetri tra il dodicesimo tasto ed il sotto del MI basso.

Le altre corde devono essere disposte in modo che abbiano la stessa raggiatura della tastiera. Nel caso preso in riferimento nel video abbiamo un 12 pollici. Si può utilizzare una dima o il set di calibri per misurare la curvatura delle corde.

Quindi si regola il MI cantino ed il MI basso, si appoggia il calibro sulle corde e si verifica che tutte le corde tocchino la curvatura del calibro.

Per regolare la curvatura delle corde si prende una brugolina da 1,5 e si agisce sulle piccole viti (che si chiamano grani) che sono poste nella parte in alto delle sellette del ponte.

Se noi svitiamo queste piccole viti, quindi in senso antiorario, la selletta scende e quindi abbiassiamo la corda. Al contrario, in senso orario alziamo la selletta. Quindi le regoliamo tutte in modo che l’altezza di ogni corda sia corretta in base agli strumenti e gli standard prima descritti.

Per controllare l’altezza si può usare una riga di metallo che puoi trovare al Brico per esempio, oppure puoi usare questo righello fatto apposta per la regolazione di diversi action.

Quello che abbiamo visto è il procedimento per un ponte fisso Hard Tail. La stessa cosa accade su un ponte Tremolo. Un ponte Floyd Rose ha due piloni esterni che regolano tutta l’inclinazione del ponte che sale e scende in blocco. Stessa cosa per il ponte Tune-O-Matic della Gibson. Il Tune-O-Matic della Gibson è già raggiato di suo ed ha solo i 2 piloni che si regolano.

Passo 3 – Intonazione, Ottave

L’intonazione si regola muovendo avanti ed indietro le sellette tramite la vite che si trova dietro il ponte, dietro alle sellette.

Se io mollo la vite la tensione della corda mi porta la tensione in avanti, quindi sto riducendo la scala, il diapason, della corda e sto spostando ogni singola nota, in particolare si prende il riferimento al dodicesimo tasto.

Se io tiro la vite invece allungo la scala della corda.

Come faccio a sapere da che parte muovere la selletta, avanti o indietro?
È molto semplice, se utilizzi (come si dovrebbe fare) un accordatore, sarà lui a dirti la direzione della selletta.

Ovviamente un accordatore che deve essere il più preciso possibile, Carlo Carbone per esempio utilizza un accordatore a rack.

Si fa suonare la corda, per esempio il MI cantino a vuoto (corda libera), si accorda e poi si suona la stessa corda al dodicesimo tasto e si guarda l’accordatore. Se non c’è la nota precisa al dodicesimo tasto, per sapere da che parte muovere la selletta in realtà basta guarda l’accordatore che ti dice il verso corretto.

Infatti se guardiamo la chitarra posizionata con il top del corpo verso l’alto ed il manico verso sinistra, se l’accordatore indica nota calante, quindi verso sinistra, dovrai spostare la selletta del ponte proprio verso sinistra.

Questo ovviamente si fa su tutte e 6 le corde. Ricordiamoci sempre che la chitarra uno strumento imperfetto di natura, perchè comunque se noi premiamo molto forte, già l’intonazione cambia, quindi cerchiamo di non essere troppo pignoli, premiamo il tasto con una pressione media e intoniamo su quella pressione.

Passo 4 – Altezza dei Pickup

Per quanto riguarda l’altezza dei pickup ci potrebbero essere delle misure standard da seguire, sui 2-3 millimetri di distanza dalle corde per quello al ponte e quello al manico va regolato di conseguenza.

In realtà si può andare anche ad orecchio, occhio e sentimento. Perchè anche questa può essere una regolazione personale.

Di base Carlo regola quello al ponte in modo che gli piaccia seguendo un po’ le misure citate prima e faccio in modo che il volume tra i bassi e gli alti (amplificati ovviamente) siano uguali in modo che sia bilanciato quello che sento e poi mi sposto su tutti i pickup successivi e ripeto la stessa cosa tenendo presente che il volume dovrebbe essere uguale tra i vari pickup.

L’altezza dei pickup si regola utilizzando le viti che solitamente si trovano all’esterno del pickup stesso, sul corpo della chitarra.

L’altezza dei pickup cosa comporta?
Un pickup lontano dalle corde avrà meno grinta, meno volume, magari un po’ meno sustain (ma questo dipende molto dalle soglie che si superano).

Un pickup più vicino alle corde avrà più grinta, più sustain, più durata e via dicendo, però bisogna stare attenti perchè i pickup sono dei magneti quindi il campo magnetico dei pickup va ad influire anche sulla vibrazione delle corde. Quindi un pickup troppo vicino attrae troppo la corda a cui viene smorzata la vibrazione e questo crea dei problemi e addirittura può arrivare a stonare la nota. Oltre a stonare poi cambia la vibrazione e si sente anche ad orecchio e la corda suona proprio male, quindi bisogna starci attenti a questo.

Man mano che si va verso il centro della corda vibrante il volume aumenta, motivo per cui il pickup al ponte solitamente è un pochino più potente per compensare la differenza di volume con quello al manico. Oltre a questo si tende anche a tenere un po’ più basso il pickup al manico, sempre per compensare.

Inoltre, sulla chitarra presa in esempio nel video, si può vedere che il pickup al manico è inclinato con più distanza dalle corde di tonalità bassa e meno distanza dalle corde di tonalità alta, proprio perchè, data la posizione del pickup al manico che comporta anche un’enfatizzazione delle basse frequenze, si va a compensare l’enfatizzazione delle basse frequenze di quella posizione, evitando che le corde di tonalità più alta si vadano a sentire di meno.

Questi sono i passi base da seguire per fare un buon setup di una chitarra elettrica e per eseguire le regolazioni del manico, truss rod, action, altezza delle corde, intonazione ottave e pickup.

Consigli Generali

Di base il consiglio è sempre quello di portare la chitarra dal liutaio a fare il setup appena si porta a casa dopo averla acquista. Sia che la chitarra sia nuova, sia che la chitarra sia usata. Anzi, soprattutto se è nuovo proprio perchè solitamente la chitarra viene fatta in Cina, spedita, viene messa in esposizione magari su una forchetta, viene provata da tante persone, ecc…

Da quando avete fatto fare il setup, magari potete iniziare a sentire suonando che la chitarra diventa dura, difficile da suonare o calante su alcuni punti del manico.

Queste sensazioni possono arrivare per diversi motivi. Potrebbe essere che cambiando le corde le selle si spostino leggermente. Il manico magari si curva per via dell’umidità, ecc…

Anche cambiando la tipologia delle corde, passando da 010 a 011, sarebbe meglio rifare il setup della chitarra perchè la tensione è diversa nel manico, la distanza delle corde dalla tastiera cambia, ecc..

Ancora di più se si passa da un’accordatura standard a suonare con un tono sotto, o in Drop D, ecc.. (ulteriore consiglio se cambi l’accordatura e ne scegli una più bassa, prendi delle corde più grosse).


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