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Vito Astone (il nostro esperto di suoni e produzioni) ci mostra il funzionamento del plugin VST AcouFiend della Blue Cat Audio.
Questo plugin ti permette di ottenere l’effetto dell’innesco del feedback o effetto larsen anche senza cassa e quindi senza quel loop fisico che dovrebbe esserci in una situazione “analogica“.
Corso
Lezioni Avanzate di Home
Uno dei problemi più comuni quando si va a registrare la chitarra è proprio il fatto che il fonico ed il chitarrista non si capiscono. Ecco perchè Dennis Giorgi ha voluto creare questo utilissimo video per risolvere questo problema.
Lezioni Avanzate di Home Recording:
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Introduzione
Oggi parleremo del lessico del suono. E’ un termine che non esiste, mi spiego subito: il nostro dizionario non ha abbastanza parole per descrivere ciò che sentiamo, e molto spesso ricorriamo ad una sinestesia – ovvero, utilizziamo aggettivi riferiti ad altri sensi (tipo la vista o il tatto). Per esempio, sto suonando una Les Paul, che ha un suono molto CALDO, ma non penso sia adatta a questa canzone. Vorrei qualcosa di più PUNGENTE, avrei bisogno di un suono più BRILLANTE.
Il problema è che queste sinestesie funzionano solo se tutti associamo le stesse percezioni sensoriali alle stesse caratteristiche sonore, e non è così scontato. Ho sentito usare l’aggettivo “medioso” per descrivere qualsiasi cosa. Per far capire al tecnico del suono il timbro che cerchiamo dobbiamo parlare la sua stessa lingua.
Vorrei darvi un piccolo “dizionario sonoro”.
Vi consiglio di ascoltare questo video con delle casse o delle cuffie decenti, può andare bene anche l’impianto della macchina. Darò dei riferimenti in Hz e vi farò vedere cosa sta succedendo al suono con uno spettrogramma. Tenete presente che… sto esagerando gli interventi sull’audio per far capire a tutti cosa sta succedendo. Inoltre, i numeri che dirò sono approssimazioni; sono linee guida. Ogni voce è diversa e ogni strumento va lavorato usando le orecchie, non gli occhi.
Frequenze Basse
Un suono è definito CALDO quando ha molte basse e medio-basse, diciamo tra i 100 e i 300 Hz a seconda dello strumento. Possiamo usare i sinonimi PIENO, GROSSO o
Effetti per Chitarra: Nella lezione di chitarra di oggi vediamo 6 passi per creare un mega suono di chitarra adatto agli arpeggi.
La cosa interessante è che anche tu potrai farmi suonare il tuo suono che potrai creare durante la lezione. Ma come? Te lo spiego bene nel video!
Mi raccomando di scaricare prima la Guida Gratuita agli Effetti per Chitarra (clicca qui).
Se hai già letto la guida, trovi qui il corso completo sugli effetti: Il Mago degli Effetti (clicca qui).
Istruzioni per il Contest
Durante la lezione di chitarra ti spiegherò ogni singolo dettaglio su cui vado a lavorare. In più, per ogni effetto di chitarra ti darò 3 opzioni da scegliere, che sono 3 regolazioni diverse.
Tu dovrai lasciare un commento (direttamente su YouTube, clicca qui) scrivendo le tue regolazioni preferite.
Dato che le regolazioni per ogni effetto che ti proporrò saranno 3, dovrai scrivere il numero dell’effetto, quindi per esempio “1” e subito attaccata la lettera corrispondente, per esempio “c“. Quindi il tuo commento dovrà sembrare una cosa di questo tipo “1c 2a 3b, ecc…“.
Alla fine della settimana farò il conteggio delle regolazioni che hanno preso il maggior numero di voti.
Nel prossimo video farò sentire il suono che ne uscirà da questo contest/sondaggio.
Quindi ti consiglio di seguire il video con carta e penna in modo da segnare in diretta i suoni che ti piacciono di più.
Premessa
Ovviamente non esiste il suono di chitarra perfetto per gli arpeggi, l’obiettivo di questo video è solamente quello di farti capire i ragionamenti che stanno dietro alla creazione di questo suono.
Ogni suono va bene, se inserito nel contesto giusto. Non esistono suoni sbagliati, ma tante variazioni differenti si. Le scelte che farò io sono scelte date dal momento principalmente e da quello che ho in mente adesso.
Aspetti del Suono su cui Andremo ad Agire
Il primo aspetto sarà la scelta del pickup. Questo perchè così riusciamo a sentirne effettivamente il suono limpido. Inoltre il pickup è la prima parte del suono nella catena.
Il secondo aspetto è l’overdrive. Comunque non potremmo esagerare con questo effetto per chitarra in quanto per gli arpeggi abbiamo bisogno di un suono che sia il più pulito possibile.
Di conseguenza andiamo a vedere Chorus, Phaser, Riverbero e Delay.
Passo 1: Scelta dei Pickup
Delle 5 posizioni andremo a scegliere solo tra 3.
Ho selezionato le 3 centrali, quindi la posizione 2, 3 e 4 della Fender Stratocaster perchè sono le posizioni che hanno i suoni più morbidi e dolci, mentre le posizioni esterne, più adatte agli overdrive più spinti, hanno suoni più duri.
Quindi:
– 1a: posizione 2 (pickup ponte + centrale)
– 1b: posizione 3 (pickup centrale)
– 1c: posizione 4 (pickup centrale + manico)
Passo 2: Overdrive
Per l’overdrive, come detto precedentemente ho dovuto scegliere regolazioni che non fossero troppo aggressive per non creare troppa distorsione.
– 2a: Overdrive con drive a zero.
– 2b: Overdrive con drive a ore 8 (e mezza)
– 2c: Overdrive con drive a ore 11 (e mezza)
Passo 3: Chorus
Per quanto riguarda l’aggiunta del chorus ho deciso di tenere l’effetto abbastanza presente come livello, inoltre uno dei settaggi è molto estremo. Qualcosa che sarebbe impossibile utilizzare su qualcosa che non sia un arpeggio di chitarra.
– 3a: Chorus spento
– 3b: Chorus con i parametri di Rate e Depth a metà
– 3c: Chorus molto estremo
Passo 4: Phaser
Il Phaser che possiedo ha un piccolo problemino, non ha il livello dell’effetto, quindi è abbastanza prepotente se non si mette in send/return.
Detto questo l’effetto se scegliamo di aggiungerlo avrà una presenza ingombrante.
Altra particolarità è che abbiamo solo un parametro da manovrare: la velocità di modulazione. Quindi giocheremo solo con la velocità.
– 4a: Phaser spento
– 4b: Phaser lento
– 4c: Phaser veloce
Passo 5: Riverbero
Il riverbero dovrebbe sempre essere presente almeno un po’. Infatti terremo come prima impostazione un riverbero di base e le regolazioni successive saranno sempre più estreme, fino alla terza regolazione che sembrerà di suonare in una chiesa. Cosa che nel caso di un arpeggio può essere interessante.
Una cosa importante da tenere in considerazione a questo punto è il fatto che a disposizione per creare ambiente avremo anche il Delay nel prossimo passo. Quindi possiamo fare a meno di esagerare del tutto.
– 5a: Riverbero di base che avevo fin dall’inizio
– 5b: Riverbero importante
– 5c: Riverbero stile chiesa
Passo 6: Delay
Il Delay ha un effetto sul suono completamente diverso dal riverbero, anche se si tratta anch’esso di un effetto per chitarra di ambiente.
Possiamo creare qualcosa di molto interessante.
– 6a: Delay spento
– 6b: Delay veloce
– 6c: Delay lento