Sono andato a vedere il film su quello che probabilmente è la mia band preferita. Ecco la mia recensione del film sui Queen, o meglio… Freddie Mercury dal titolo “Bohemian Rhapsody“. Bello? Brutto? Ne vale la pena? Ecco la mia opinione (non sono un esperto di cinema, ma sono un grande fan dei Queen).
“ATTENZIONE!” mi sono dimenticato di sottolineare la bravura di Rami Malek (Freddie Mercury) nel far vedere chiaramente addirittura un cambio di personalità lungo il film. Pazzesco!
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Ciao David.
Ieri sera sono andato a vedere il film e sono uscito con due pensieri ben chiari: la “replica” dei 4 membri del gruppo è semplicemente perfetta e la ricostruzione del concerto Live Aid superba. Qui si fermano i miei commenti positivi. Per il resto devo purtroppo dissentire (anche da Brian May) sul fatto che il film doveva essere solo “intrattenimento”. Non c’è dubbio che si tratti invece di un film biografico (per il divertimento basterebbe rivedersi come fai tu il DVD del concerto di Wembley) e avere introdotto dei fatti falsi non va affatto bene. Già oggi i giovani che non conoscono la vera storia dei Queen crederanno a ciò che hanno visto nel film. Penseranno che la storia dei Queen finisce nel 1985, ad esempio. Il film sorvola troppo sulle capacità di compositore di Mercury (e anche degli altri) e non basta vederlo un attimo seduto al piano a intonare Love of my life. I giovani spettatori penseranno che tutto il concerto del Live Aid è stato un successo grazie ai (soli) Queen (20 minuti su 16 ore), che il Live Aid è stato organizzato dal solo Bob Geldof dimenticando Midge Ure, e così via. Se si imbocca la strada della biografia non ci si possono permettere dei falsi storici così grossaolani. Un caro saluto.
Giovanni