Summers ha sempre odiato lo stato della musica negli anni ‘70, dove secondo lui la musica aveva perso di potere e non aveva uno stile nuovo ma era sempre ripetitivo. Con questa idea in testa si spinse verso nuovi orizzonti cercando di sviluppare una propria visione della chitarra, con questa voglia di progredire, con il senno di poi, possiamo dire che abbia contribuito a creare lo stile inconfondibile e unico dei Police.
Con il suo stile pulito, con un pizzico di chorus e il suo minimalismo ha aperto le orecchie di tutta la popolazione mondiale all’epoca, tra questi anche delle persone che “Qualcosa” di musica ne sanno, come The Edge o Alex Lifeson.
Come potete immaginare ho scelto di parlare di questo chitarrista non solo per la tecnica, ma anche per il suo approccio creativo alla musica, cercando sempre qualcosa di nuovo senza mai fermarsi all’ovvio, tutto ciò ovviamente è possibile solo dopo aver immagazzinato informazioni e tipologie musicali in quantità massicce, e Andy Summers è uno di quelli che di musica ne ha immagazzinata e studiata una grande quantità e varietà.
Contenuti
Un po’ di Musica
Il suo amore per la musica parte da quando era ancora un bambino, quando faceva lezioni di pianoforte nella sua casa a Bournemouth a Dorset, Inghilterra.
Dopo poco all’età di 13 anni scoprì la chitarra, e da li la progressione fu veloce già a 16 anni suonava in alcuni Pub e a 19 si trasferì a Londra da un suo amico , Zoot Money per formare la Zoot Money’s Big Roll Band.
In seguito ci fu una successione di band, tra cui, per un breve periodo perfino gli Animals. Dopo aver passato un po’ di tempo negli Stati Uniti, ritorna a Londra, dove nel 1977 grazie a Mike Howlett conobbe i futuri membri dei Police, che allora facevano parte della band Strontium 90, Sting e Stewart Copeland.
Tutto questo passaggio di band per poi giungere ALLA band dei Police, ha portato Andy attraverso a diverse tipologie di suono, facendolo arrivare a quest’ultima con un bagaglio di esperienza musicale che spaziava dallo psichedelic rock, al blues passando per il rock e il soul.
E’ un chitarrista molto dedicato che ha studiato dal jazz alla musica classica e che infine aiuta a formare una delle Band piu’ conosciute dopo i Beatles.
Un Degustatore del Suono
Nel periodo con i Police decise di ampliare i suoi orizzonti da chitarrista continuando a sperimentare nuovi approcci alla musica, infilandosi tra basso e batteria, dando vita, secondo la sua visione, ad un incastro molto interessante che permetteva ad una band formata da 3 elementi di creare un sound unico e interessante, alternando gli strumenti e creando un’interesse maggiore per l’ascoltatore.
In aggiunta sperimenta anche con il suono, ai tempi dei Police usava come chitarra una Telecaster, come amplificatore un Fender Twin e un MXR Phase 90. In seguito aggiunse anche un Chorus e un Echoplex che dettero un marchio di fabbrica definitivo al sound dei Police.
Mancando il secondo chitarrista, usava gli spazi vuoti come contenitori per “nuvole di suono” create con il delay, dando l’illusione di avere un’altro componente nella band facendo percepire un assieme molto più completo e ben amalgamato tra chitarra, batteria, basso e voce.
Possiamo vedere anche il suo setup e come anche in fatto di chitarre sia passato per diverse tipologie e marche.
Chitarre di Andy Summers
Fender:
- 1963 Fender Telecaster purchased from a student with most of the customization already done (as he told Fender when they wanted to make a tribute guitar)
- 1961 Fiesta Red Fender Stratocaster
Gibson:
- 1958 Gibson ES-335
- 1957 Gibson Les Paul
Amplificatori di Andy Summers
- Marshall Stack and Roland Jazz Chorus Combo
Effetti di Chitarra di Andy Summers
- Electro Harmonix Electric Mistress Flanger and Deluxe Memory Man Delay
- MXR Dynacomp Compressor
- custom Pete Cornish Guitar pedalboard
- Roland GR-300 Guitar Synthesizer
- Moog Taurus 205A Synthesizer Pedals
Less is More
Andy Summers fondamentalmente con l’abbinamento di Chorus e Delay ha creato un marchio di fabbrica, con i suoi accordi raffinati, gli arrangiamenti minimali e, appunto, l’uso sapiente degli effetti ha creato un suono nuovo, che sorpassava l’ormai comune e prolisso chitarrismo hard rock blues degli anni ‘70 e proiettava la musica nella nuova era.
Con questo pezzo si riassume abbastanza bene lo stile e l’innovazione che ha portato nella musica, in questo pezzo infatti sentiamo la presenza della chitarra ma non è così presente come nelle canzoni rock anni 70’.
Come disse Andy “si incastra” alla perfezione tra basso e batteria dando una grande spinta alla canzone, pur non essendo l’aspetto predominante. Dall’assolo verso la metà della canzone capiamo che il chitarrista è comunque molto ben strutturato ma non si lascia andare ad assoli interminabili e prolissi, fa il giusto indispensabile per rendere la canzone orecchiabile e interessante.
Conclusione
Ragionando si capisce che per quanto assurdo sia, per fare il minimo indispensabile e non esagerare ci vuole molta più tecnica e conoscenza che per strafare.
Andy Summer ne è l’esempio lampante, usa tutta la sua tecnica e la sua conoscenza per fare il meno possibile e mischiarsi con il gruppo creando un’assieme magnetico, attirando l’attenzione e l’orecchio in tutte le parti della canzone, senza mai focalizzarla troppo su uno strumento o sull’altro, una tipologia di approccio nuova rispetto agli anni ‘70 che però ha portato i suoi frutti e che l’ha reso, assieme a sting e Stuart Copleand uno dei gruppi che hanno scritto la storia della musica.
Ti è piaciuto l'articolo? Clicca qui per ricevere i prossimi aggiornamenti su lezioni, tutorial e articoli direttamente sul tuo smartphone (con il nostro canale Telegram di Chitarra Facile).
Vuoi imparare a suonare la chitarra da zero? Scopri le lezioni di chitarra più facili ed efficaci con il corso in 4 lezioni per imparare le basi della chitarra e la tua prima canzone in 1 ora! Clicca qui.
Corso di Chitarra per Adulti: Scopri il primo corso di chitarra al mondo creato su misura per un adulto. Clicca qui.
Lezioni Avanzate di Home Recording: Scopri i migliori trucchi da NERD per registrare in casa con risultati professionali Clicca qui.
PODCAST! Ascolta il podcast sulla Chitarra ed i Chitarristi più ascoltato in Italia: Clicca qui.
Fai anche tu i 3 errori più comuni con gli effetti per chitarra? Clicca qui per scoprirlo leggendo l’Ebook gratuito.
Lascia un commento