Suggerisci ad un amico/a:

Shred Chitarra

La storia dello stile shred ha avuto avvio nel 1974, quando con l’arrivo di Ulrich Roth, chitarrista degli Scorpions, l’heavy metal comincia ad arricchirsi di un virtuosismo del tutto nuovo. La tecnica più pura incontra la perfezione, creando uno stile unico, impareggiabile, nato per far sognare.

Basta ascoltare il singolo “Drifting Sun” o “Fly to the rainbow“, contenuto nell’omonimo album del 1974 per accorgersene: questo lunghissimo pezzo in circa 10 minuti riesce a fare un sunto dell’intero album, strizzando l’occhio al grande Jimi Hendrix.

Nell’intero disco, dunque, così come nei due brani citati, Ulrich Roth fa largo uso della leva del tremolo e dei suoni ricchi di effetti, stile che si perfeziona e si assottiglia nel successivo album “In Trance“, che consacra Roth come il creatore dello stile che verrà definito Shred.

Dopo l’addio di Roth agli Scorpions altri tre chitarristi definiscono ulteriori tratti dello stile shred: Eddie dei Van Halen crea infatti la storica e mitica sequenza in tapping di “Eruption“, inserita dalla rivista “Guitar World” al 2° posto fra i 100 migliori assoli di chitarra di tutti i tempi.

Oltre ad Eddie Van Halen che consacrò la tecnica del tapping a due mani, sono famosi Randy Rhoads, chitarrista della band di Ozzy Osbourne, e lo svedese Yngwie J. Malmsteen noto per la particolare abilità tecnica e velocità esecutiva che ha ispirato chitarristi del calibro di Michael Angelo Batio.

Vediamo adesso una breve analisi di 3 shredder molto famosi scelti casualmente:

John Petrucci

Assodato che per eseguire lo stile shred bisogna acquisire impressionanti qualità tecniche e di velocità, bisogna dire che ogni chitarrista shredder si è distinto durante la sua carriera per l’uso prevalente di una particolare tecnica su tutte le altre. Dal legato al tapping a due mani, dallo sweep picking ai trilli sino al vibrato, tutte tecniche che hanno trovato una grande diffusione soprattutto in generi come l’heavy metal.

Ma cominciamo dal più giovane tra i tre, John Petrucci, il fondatore dei “Dream Theater“, che ebbe fra l’altro l’onore di partecipare già nel 2001 al G3, il tour mondiale organizzato da Steve Vai assieme a Joe Satriani e che proprio con questi due chitarristi può considerarsi uno tra quelli che è riuscito ad apportare delle notevoli migliorie tecniche al genere rock ed heavy metal.

Petrucci in particolare ha conferito a questo stile una marcia in più, contribuendo a sviluppare quel genere ora denominato progressive metal. Fra i migliori assoli mai eseguiti da Petrucci ricordiamo “Spirit carries on” tratto dall’album “Scenes of a Memory” del 1999.

Riguardo alle tecniche usate da Petrucci (assieme a Steve Morse) in particolare quella del plettro alternato appoggiandosi con il mignolo al corpo della chitarra. In questo modo polso e avambraccio guidano la mano sulle corde, mantenendo sempre il medesimo angolo di attacco, mentre la mano è molto raccolta e il movimento esegue una “diagonale” dalle corde basse verso le alte e viceversa, mentre il plettro si muove sia verso il basso che verso l’alto.

Nel video qui di seguito si nota nel dettaglio la tecnica della pennata alternata:

Fra le tecniche che fanno ottenere grandi vantaggi dal suono della chitarra elettrica, il legato strumentale che consiste nel suonare più note con un’unica pennata. Una tecnica molto usata soprattutto con la chitarra elettrica che ha le corde sottili e vicine al manico, utili ad assicurare una certa rapidità nell’esecuzione.

Joe Satriani

Da alcuni considerato il miglior chitarrista al mondo, Joe Satriani rappresenta la perfetta sintesi di virtuosismi tecnici uniti ad abilità melodiche da fuori classe. Emozionante e perfetto, Satriani pone l’emozione prima di tutto (pur suonando un genere non troppo emotivo), anche prima delle stesse abilità da chitarrista, motivo per il quale ben presto in molti riconoscono le sue abilità di compositore. Fra le tecniche con le quali egli firma la sua musica anche in questo caso il suono legato, che trasmette anche al suo allievo Steve Vai.

In ogni caso Satriani per enfatizzare il ritmo di una composizione che cambia più volte accelerando e decelerando, modifica la suddivisione ritmica delle note all’interno delle battute in un modo assolutamente creativo.

Steve Vai

E per finire l’allievo e amico di Satriani, Steve Vai che come il primo utilizza moltissimo la tecnica del legato per dare ai licks, ovvero quelle che potremmo definire le frasi musicali (la scala suonata in maniera discendente e in gruppi di terzine di sedicesimi) una certa fluidità. In effetti per suonare il legato si richiede una certa tecnica che dia la dovuta importanza ai tempi.

Il suo stile solistico è inoltre caratterizzato da una grande abilità nell’uso della leva del tremolo e del tapping. Egli in particolare usa quello a due o tre dita inserendolo all’interno di scale, ma è famoso anche per il tapping a quattro o cinque dita che apre il brano “Building the Church” e che prosegue con gli altri strumenti a fare da base.

Approfondimenti

Migliorare la Velocità

– Impara un assolo SUPER!

– Imparare a suonare la chitarra


Ti è piaciuto l'articolo? Clicca qui per ricevere i prossimi aggiornamenti su lezioni, tutorial e articoli direttamente sul tuo smartphone (con il nostro canale Telegram di Chitarra Facile).

Vuoi imparare a suonare la chitarra da zero? Scopri le lezioni di chitarra più facili ed efficaci con il corso in 4 lezioni per imparare le basi della chitarra e la tua prima canzone in 1 ora! Clicca qui.corso chitarra gratis

Corso di Chitarra per Adulti: Scopri il primo corso di chitarra al mondo creato su misura per un adulto. Clicca qui.

Lezioni Avanzate di Home Recording: Scopri i migliori trucchi da NERD per registrare in casa con risultati professionali Clicca qui.

PODCAST! Ascolta il podcast sulla Chitarra ed i Chitarristi più ascoltato in Italia: Clicca qui.

Fai anche tu i 3 errori più comuni con gli effetti per chitarra? Clicca qui per scoprirlo leggendo l’Ebook gratuito.