Fender Stratocaster: un mito, una leggenda. Ecco il documentario che ripercorre l’incredibile storia di una delle 2 chitarre elettriche più vendute di sempre, ripercorrendo alcuni dei periodi musicali che hanno cambiato il mondo.
Qui di seguito puoi leggere la trascrizione.
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Introduzione
In questi giorni stavo pensando ad una cosa. Pensaci bene, ci sono letteralmente migliaia di marchi e modelli di chitarre nel mondo. Con caratteristiche e personalità molto diverse tra loro. Sono tutte ottime chitarra, ma le più vendute sono sempre due: Gibson Les Paul e Fender Stratocaster.
Sono state le prime a dare un’impronta nuova al modo di concepire la chitarra elettrica e anche se sono chitarre molto diverse tra loro, sono tutt’ora dei punti di riferimento importanti per tutti i nuovi modelli.
Queste due chitarre sono dei miti. Delle leggende. Ed oggi ti racconto la storia di una di queste. Della Fender Stratocaster!
Mettiti comodo/a… Iniziamo!
Leo Fender
Viene chiamata Strat. In Italia Strato. Il suo nome completo è Fender Stratocaster.
Nasce in America nel 1954, 2 anni dopo la Gibson Les Paul e quattro anni dopo la Fender Telecaster che fu la prima chitarra elettrica solid-body destinata ad una produzione in serie.
Il padre della Stratocaster era Clarence Leonidas Fender, più comunemente chiamato Leo Fender, che realizzò l’impresa con la collaborazione di Freddie Tavares, Rex Gallion e Bill Carson.
Ma chi è Leo Fender?
Anche se provò ad imparare a suonare il sassofono, la vera passione di Leo era l’elettronica. Una passione che coltivava da autodidatta.
Nel 1938, a Fullertone, aprì il Fender’s Radio Service un negozio che costruiva e affittava sistemi di amplificazione che diventarono subito un punto di riferimento importante per tutti i musicisti locali per qualità ed affidabilità.
Leo Fender non era idoneo al servizio di leva in quanto da bambino, a causa di un tumore aveva perso un occhio, ma il suo amico Donald Randall con cui avrebbe voluto aprire un’attività insieme lo era, così nel 1941 i due si dovettero separare in quanto Donald fu arruolato con l’entrata in guerra degli Stati Uniti.
Kauffman e Fender: K&F
In seguito, Leo si mise in società con Kauffman e cominciò a produrre chitarre lap steel e amplificatori con il marchio K&F (Kauffman e Fender).
Kauffman però abbandonò la società in quanto non aveva la visione ottimistica di Leo e temeva che avrebbe perso soldi con il passare del tempo.
Alla fine degli anni ‘40, anche se con molte difficoltà, soprattutto economiche per Leo, le chitarre e gli amplificatori Fender cominciarono a farsi notare come strumenti elettronici di alta qualità.
La Nascita delle Chitarre Solid Body
A questo punto pensò di intraprendere un progetto di cui aveva già cominciato a parlare con Kaufmann, ovvero… le chitarre Solid Body, senza la cassa armonica.
Già in molti costruttori ci stavano pensando, proprio perchè questo tipo di chitarre avrebbero risolto un grosso problema, quello dei feedback, ovvero quei fischi fastidiosi che si creavano ad alti volumi sul palco.
Ma nessuno si lanciò veramente nella produzione in serie di questo tipo di chitarre.
Nel 1949 fu realizzato il primo prototipo Fender Solid-Body che Randall ribattezzò Esquire.
Aveva un solo pickup vicino al ponte, ma presto si accorsero che un secondo pickup poteva dare veramente molto di più alla chitarra, così, aggiungendo anche il secondo pickup verso il manico nacque la Broadcaster, quella che oggi conosciamo come Fender Telecaster. Il primo modello di chitarra solid-body al mondo destinato alla produzione in serie.
Critiche sul Manico e Risposte di Leo
Una breve curiosità divertente. Qualche musicista chiese alla Fender di inserire il truss road nei manici delle chitarre per renderle più resistenti, ma Leo si oppose in quanto secondo lui l’acero del manico era già abbastanza resistente.
Per dimostrare di aver ragione faceva salire i suoi operai sui manici delle Telecaster posizionati in mezzo a due sedie.
Alla fine inserirono comunque il truss road dagli anni ‘50, ma questo aneddoto ispirò una pubblicità che uscì nel 1967 che raffigurava un operario della Fender sopra al manico sospeso, con scritto: “We stand on our reputation”. Geniale!
Ma andiamo avanti con la storia.
Progettazione della Prima Fender Stratocaster
La Fender Telecaster ebbe da subito un grande successo, ma quindi viene spontaneo chiedersi:
“Dove si trova l’ambizione per fare una nuova chitarra rivoluzionaria dopo pochi anni dal successo e dall’innovazione portata dalla Telecaster?”
Inizialmente la progettazione della Fender Stratocaster parte nel 1951 con il solo scopo di migliorare la Telecaster. Ma nel 1952 arriva sul mercato la Gibson Les Paul, un altro modello di chitarra straordinario che sarebbe diventato un nuovo punto di riferimento delle chitarre elettriche.
A questo punto la Stratocaster doveva diventare la risposta proprio alla Gibson Les Paul e probabilmente a questo punto le motivazioni erano molto più forti di prima.
La progettazione della Fender Stratocaster parte con degli obiettivi molto ambiziosi. Leo Fender voleva creare un modello che potesse essere ancora più innovativo della precedente Telecaster andando ad agire su elettronica, ergonomia, stile e addirittura… modo di suonare!
Per riuscire nell’impresa Leo si avvalse della consulenza di numerosi chitarristi importanti dell’epoca. Ma la sua “cavia” preferita era Bill Carson, un chitarrista molto famoso che suonava nella Eddy Kirk Band.
Qualcuno afferma addirittura che la Fender Stratocaster fosse nata quasi come una chitarra custom per Bill Carson.
Le Idee Rivoluzionarie
Ma vediamo le richieste più importanti di Bill rivolte a Leo Fender.
Prima di tutto Carson chiese a Leo di avere sul ponte una selletta per ogni corda, perchè in questo modo riusciva ad agire meglio sull’intonazione.
Poi, come suggerì anche Rex Gallion, chiese un corpo più arrotondato e smussato sulla parte superiore per rendere la chitarra più confortevole.
Bill e Leo cominciarono così a studiare una forma più confortevole, un nuovo ponte, una nuova idea per i pickup e una forma che prevedesse una doppia spalla mancante, come avevano fatto per il precision bass, il primo basso solid body.
Ma fu grazie a Freddie Tavares, chitarrista autore della sigla dei Looney Tunes, che le linee morbide della chitarra cominciarono a prendere forma.
Inizialmente Leo volle montare fino a 5 pickup, ma si rese conto che non c’era spazio e ne montò “solo” 3, che era comunque uno in più rispetto alle altre chitarre.
Lavorò molto anche sugli avvolgimenti dei pickup per rendere questa chitarra il più versatile possibile e sull’altezza di ogni singolo polo per rendere il suono il più uniforme possibile (cosa che non poteva essere fatta sui pickup flatpole della Telecaster).
Oltre a questo posizionò anche il pickup al ponte in obliquo, di circa 20 gradi, per fare in modo di enfatizzare le alte frequenze.
Durante il primo anno di vita utilizzarono l’alnico 3 per i pickup, ma già dal 1955 cambiarono con l’alnico 5 che possedeva una maggiore spinta.
L’alnico 5 poi in seguito diventò lo standard per la maggior parte delle chitarre.
La Strana Storia del Selettore dei Pickup della Fender Stratocaster
Curiosità divertente numero 2. Noi tutti conosciamo la Fender Stratocaster con il selettore dei pickup a 5 posizioni, ma inizialmente il selettore aveva soltanto 3 posizioni. In pratica si poteva selezionare solo il pickup singolo.
I chitarristi però si accorsero che posizionando il selettore ad un certo punto a metà tra unaposizione e l’altra si otteneva il suono ibrido che noi siamo abituati a sentire nelle posizioni 2 e 4.
La Fender però non introdusse questa innovazione se non nel 1977! Questa fu praticamente l’unica notevole modifica tecnica fatta sul modello originale.
La chitarra venduta oggi presenta più o meno le stesse caratteristiche dell’originale.
Ma continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della Strato.
Altre Innovazioni sulla Fender Stratocaster
Perfino una cosa apparentemente insignificante o comunque spesso trascurata come l’ingresso del Jack fu modificata in modo rivoluzionario.
La Paletta fu allargata per fare in modo che il logo non venisse coperto prendendo ispirazione dalla paletta di un precedente modello solid body.
Qualcuno ha provato ad ipotizzare anche che la paletta fatta in quel modo fosse un tentativo di rendere il lavoro di taglio del legno più semplice in quanto le palette tra loro si incastrano quasi perfettamente, ma questa ipotesi non sembra essere plausibile.
All’epoca manico e tastiera erano entrambi in acero, quindi con il legno chiaro e con i segnatasti neri. La scelta però non fu presa per il suono, ma per l’aspetto estetico, perchè all’epoca andava tanto di moda la tastiera chiara.
L’intera chitarra fu anche progettata per essere pratica a livello di sistemazioni. Un chiaro esempio è il battipenna che può essere smontato molto facilmente per mettere mano all’elettronica.
Il legno del corpo nei primi 2 anni era di frassino.
Inizialmente le prime 20 Stratocaster furono prodotte con il ponte Hard-Tail che era praticamente un ponte fisso. Questo ponte venne riproposto più avanti, ma la vera Fender Stratocaster fu drasticamente innovativa anche e soprattutto per il ponte tremolo sincronizzato.
Un ponte che permetteva di utilizzare la leva del vibrato in un modo che non si era mai visto prima.
L’intonazione delle corde era più stabile grazie al movimento di tutto il ponte in modo sincronizzato. Si raggiungevano note che con gli altri ponti con leva Gibsy non era possibile raggiungere.
Questa chitarra stava per cambiare per sempre il mondo della musica.
L’Arrivo
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