Nel video di oggi vediamo come funziona uno studio di registrazione e come comportarsi quando andiamo a registrare la chitarra.
Cerchiamo di riassumere quello che accade da quando entriamo in uno studio di registrazione a quando usciamo con il CD o il file. Ce lo spiega il nostro fonico o tecnico del suono esperto Dennis Giorgi.
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Contenuti
Risorse
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Introduzione
Ciao strimpellari, sono Dennis Giorgi e oggi vorrei spiegare cosa vuol dire registrare in uno studio. Perché prima di parlare dei dettagli di certi processi e consigliarvi delle scorciatoie, credo sia utile riassumere ciò che accade dal momento in cui entriamo in studio al momento in cui abbiamo in mano il nostro CD.
Diciamo che avete fatto tutto quello che dovevate fare. Vi siete iscritti a Chitarra Facile, avete seguito le lezioni sul sito, avete composto un brano con la vostra band e volete registrarlo. Molte persone hanno le idee un po’ confuse a riguardo, solitamente perché basano le loro aspettative su ciò che hanno visto in TV, oppure potrebbero aver avuto esperienze in studio qualche anno fa, prima della rivoluzione digitale nella musica, e potrebbero non sapere quanto il modo di registrare sia cambiato.
Etichetta Discografica?
C’è chi pensa di aver bisogno di un’etichetta discografica, ma non è così: sono molto molto rare le etichette che possiedono uno studio, e negli ultimi vent’anni il costo per registrare si è abbassato notevolmente, per cui non è davvero necessario avere dei ‘finanziatori esterni’.
Scegliere lo Studio di Registrazione
Gli studi sono un’attività commerciale come un’altra, vi basta cercare su google delle sale vicine a dove abitate e fare una telefonata. Il mio primo consiglio é: non affidatevi al primo studio che vi capita. E’ un po’ come affittare il primo appartamento che ci propone l’agenzia immobiliare. Studi diversi proporranno diverse tariffe, personale e strumentazione. Se non siete sicuri di cosa vi serva, date la priorità al personale. Perché il tecnico del suono sarà la persona di cui vi dovrete fidare di più, in quanto un suo errore può rovinare tutto il progetto.
Personalmente preferirei registrare in una cantina con un tecnico competente in linea con le mie idee, piuttosto che incidere a Abbey Road con un fonico senza gusto musicale.
Tariffa Oraria o Forfait?
A seconda di cosa volete registrare può essere più conveniente affittare lo studio secondo una tariffa oraria o un forfait per tutto il progetto.
Come regola generale, registrare un brano richiede sempre più tempo di quanto si prevede – e non è una bella sensazione fare le cose di corsa per risparmiare soldi. Generalmente vi verrà chiesto di registrare una traccia ‘guida’ della canzone, una cosa molto semplice, chitarra e voce, giusto per avere chiara la struttura del brano.
Parlare con il Fonico
Dovete sempre tenere a mente che nessuno a parte voi conosce la canzone, e dovete sforzarvi di far capire al fonico qual’è il vostro obiettivo. Per fare questo, non abbiate paura di utilizzare dei riferimenti, tipo: vorrei che la batteria suonasse come in questo pezzo dei Green Day, voglio un riverbero sulla voce come su My Heart Will Go On.
Clicca qui per vedere il precedente video in cui spiegavo come parlare meglio al fonico.
Tutti Insieme o Uno Strumento alla Volta?
E poi si passa alla registrazione vera e propria. A seconda delle vostre capacità tecniche e del vostro stile, potrebbe avere senso registrare tutti i musicisti contemporaneamente o registrare uno strumento alla volta.
Entrambe le tecniche hanno pro e contro: registrare tutto il gruppo in una volta sola permette ai musicisti di ‘comunicare’ tra di loro ed essere più spontanei, ma il suono sarà un po’ più confuso perché la batteria è molto rumorosa e rientra nei microfoni degli altri strumenti; e se un musicista fa un errore, tutti quanti devono ricominciare.
Mentre registrare uno strumento alla volta permette di avere la massima pulizia sonora, ma può togliere un po’ di autenticità alle performance, perché il batterista registra martedì, giovedì passa in studio il bassista, il chitarrista cerca di fare tutte le sue parti nel weekend… avete capito.
Generalmente, le voci vengono registrate per ultime, o comunque si aspetta che un buon 80% dell’arrangiamento sia concluso.
Registrare in Digitale
Ovviamente, registrare in digitale porta molti vantaggi: il tecnico vi chiederà di suonare o cantare la vostra parte diverse volte, con l’obiettivo di scegliere i momenti migliori da ogni tentativo o take.
Non è raro scegliere il primo verso della terza take, il secondo verso della quinta, le prime due parole del ritornello da una traccia ancora diversa, e così via.
Lavorare in digitale significa che tutto quello che registriamo viene salvato sul computer e non rischiamo di ‘registrarci sopra’ – inoltre, possiamo provare 2 o 3 idee diverse e decidere in un secondo momento cosa tenere.
Dopo la Registrazione
Una volta finite le registrazioni, il tecnico passa diverse ore al computer per ripulire le tracce da rumori inutili, correggere certi difetti tecnici (tipo, l’intonazione della voce), e organizzare il progetto.
Solo adesso inizia mix vero e proprio. In questa fase, il fonico bilancerà i volumi di tutti gli strumenti, applicherà diversi effetti per modificare il timbro, la dinamica e l’ambiente di ogni singola traccia, e confronterà il suo lavoro con i riferimenti che gli avete fornito.
Vi chiamerà quando pensa che il lavoro sia concluso. Ovviamente, il lavoro non è concluso.
E’ importante che i musicisti ascoltino il mix finale sulle casse dello studio, in macchina, con le cuffiette, dal cellulare: dovete essere sicuri che il brano vi soddisfi su ogni impianto – e se c’è qualcosa che non vi piace, il tecnico del suono rimetterà mano al mix finché non siete soddisfatti.
Il Master
Ma il lavoro non è ancora finito: quando siete sicuri del mix, inizia la fase di mastering. Fare il ‘master’ di una canzone significa preparare il brano per la sua ‘piattaforma’ finale: se volete stampare un CD, un vinile, mettere i brani su Spotify – il brano dovrà essere lavorato in maniera leggermente diversa.
Questa è anche la fase in cui la registrazione viene portata a volumi ‘competitivi’, ovvero – vengono di nuovo applicati degli effetti per rendere il brano ‘forte’ come quelli che passano in radio. Il mastering può essere affidato allo stesso tecnico che ha fatto il mix, ma è una buona idea inviare le tracce ad uno studio diverso, specializzato nel mastering, per avere delle orecchie fresche sul progetto.
Ovviamente potete chiedere di ritoccare il master, e una volta che siete soddisfatti vi verrà consegnato il file finale.
Pubblicare la Tua Musica
Adesso dipende solo da voi decidere se e come pubblicare la vostra musica: potete contattare una stamperia per pubblicare un CD fisico, realizzare un videoclip, caricare i brani su Spotify o cercare un’etichetta interessata al disco: avete il pieno controllo sulle vostre registrazioni. E questo è un punto importante: a meno che non abbiate firmato accordi strani con lo studio di registrazione, voi siete gli unici proprietari del brano. Lo studio ha fatto la sua parte ed è stato pagato per questo.
Non Sei il Peggiore
L’ultimo consiglio che vorrei darvi è di non avere paura di non essere all’altezza dello studio di registrazione. Il tecnico del suono è un professionista, ha sicuramente visto musicisti peggiori di voi, quasi sempre ha una formazione musicale (per cui, capisce le vostre difficoltà) e di solito viene pagato a ore, per cui… se vi servono venti tentativi per azzeccare una parte, non si lamenterà.
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