Registrare la chitarra: meglio un amplificatore vero o un amplificatore virtuale, ovvero un simulatore VST? Dennis Giorgi ci spiega la sua opinione a riguardo andando ad analizzare i pro ed i contro di entrambe le scelte.
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Contenuti
Risorse
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Introduzione
Oggi vorrei parlare di amplificatori virtuali. Ovvero, software come GuitarRig o Brainworx RockRack, che vi permettono di emulare il suono di diversi amplificatori ed effetti a pedale.
Non importa quale software scegliate, il meccanismo è lo stesso: collegate la chitarra alla scheda audio, create una traccia che riceva il segnale della chitarra e caricate il plug-in nella catena effetti. Regolate il buffer per non avere troppa latenza ed attivate l’input monitoring.
Vantaggi di un Amplificatore Virtuale
Gli amplificatori virtuali offrono molti vantaggi. Il computer sta registrando la chitarra diretta, quindi se disattivo il plug-in torno al suono di partenza. Questo è molto comodo, perché ci permette di cambiare pedali e ampli DOPO aver registrato la nostra performance. Se registriamo un amplificatore vero e il giorno dopo ci rendiamo conto di voler cambiare il suono, dobbiamo ricominciare da capo.
Un altro grande vantaggio è la velocità: attacchiamo un cavo jack, apriamo il software e siamo pronti. Con un paio di click possiamo passare da un Marshall a un Orange e scegliere cosa preferiamo – con un amplificatore vero dovremmo cambiare testata, cablare tutto, a volte anche spostare i microfoni.
Con un software possiamo confrontare tantissimi suoni diversi, quindi è più facile fare una scelta adatta al brano che stiamo registrando. Sicuramente possiamo anche risparmiare parecchi soldi: alcuni plug-in sono gratuiti, altri costano qualche centinaio di euro – comunque molto meno rispetto al parco microfoni e agli amplificatori VERI che dovremmo comprare.
Quando Usare un Vero Amplificatore
In questo momento, tutti gli iscritti di Chitarra Facile che hanno comprato un amplificatore costoso stanno sbavando di rabbia, e sono pronti a commentare:
“niente può sostituire il calore della valvola“… ed è vero.
Non ho ancora sentito un software che suoni realistico e “pieno” come un vero amplificatore. Ma a volte non importa.
La mia opinione è che se stai registrando un brano in cui la chitarra elettrica è protagonista, usa un amplificatore vero. Il software è un’EMULAZIONE, e non ha senso mettere in primo piano la copia di qualcosa.
Quando Usare un Emulatore
Ma ci sono situazioni in cui la chitarra ha un ruolo secondario, o è solo un riempitivo – e non ci vedo nulla di male a scegliere una soluzione più comoda. Ci saranno delle volte in cui vorrete usare pedali o amplificatori che non avete e che non ha senso comprare, e questi software offrono un’alternativa.
Possiamo sempre mescolare ampli veri e ampli virtuali. Magari non volete neanche registrare, volete suonare in casa con qualcosa di diverso dal fenderino da 15 watt.
Gli amplificatori virtuali sono una possibilità. Non facciamo sempre i puristi, solo per partito preso. Gli amplificatori valvolari sono fantastici, ne ho un paio in studio – ma mi piace vivere nel ventunesimo secolo. Gli ampli virtuali non sono adatti a tutte le circostanze, ma non vuol dire che non possano essere usati in ambito professionale. Dipende da COME li usiamo.
Esempio Reale
Vi faccio un ultimo esempio di come questi software possono semplificarci la vita: qualche anno fa suonavo con un’orchestra di liscio (si, io, con le mie tracolle punk e il piercing al labbro). Ci spostavamo con un furgone pieno di attrezzatura e abbiamo deciso che era molto più conveniente collegare la chitarra direttamente al computer e usare un amplificatore virtuale.
Non era più necessario portarsi dietro un ampli vero e microfonarlo con tutti i problemi delle esibizioni dal vivo : i cavi, il peso, il rumore. Potevo gestire il software con una pedaliera MIDI e c’erano molte più possibilità timbriche.
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