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Potenziometri Chitarra - Controlli Volume e Tone

Chi ha una certa esperienza in tema di concerti avrà sicuramente notato che, negli ultimi anni, si è assistito ad un notevole aumento del numero di pedali per gli effetti presenti sul palco. Se, da un lato, questo permette agli artisti di riprodurre in modo abbastanza fedele quanto creato in studio e di non dover cambiare più di una chitarra nel corso di uno stesso brano, dall’altro lato il rischio è quello di non sfruttare a dovere gli accessori a disposizione sul corpo stesso della chitarra. Tra questi ultimi importanza cruciale per il suono rivestono le manopole del tono e del volume.

Il Ruolo dei Potenziometri

Nella chitarra i controlli di tono e volume si trovano nello spazio tra i pickup e la presa jack; attraverso la loro gestione è possibile impostare sia il tono che il volume in uscita.

Senza entrare troppo nel dettaglio è sufficiente indicare che la manopola del volume si collega all’albero del potenziometro; quest’ultimo contiene una resistenza (che ha la forma di un ferro di cavallo). Girando la manopola del volume, il contatto eccentrico che si trova all’estremità dell’albero si posiziona intorno alla resistenza, portando ad un aumento (oppure ad una riduzione) della tensione che viene trasmessa all’amplificatore.

Anche il tono viene gestito attraverso un potenziometro che, in questo caso, è costituito da una combinazione tra un potenziometro e un condensatore; quest’ultimo ha la funzione di filtro e viene attraversato dalle frequenze alte e non dalle basse.

Gli Errori più Comuni nella Gestione di Tono e Volume

Un errore che viene spesso commesso consiste nell’aprire completamente il potenziometro relativo al tono, pensando che questo porti ad aumentare le frequenze alte e credendo che quelle basse vengano enfatizzate da un potenziometro chiuso.

In realtà le frequenze basse NON sono interessate e quelle alte vengono tagliate proporzionalmente alla chiusura del potenziometro stesso.

La manopola del volume, invece, viene spesso sottovalutata, finendo per essere utilizzata solamente aprendola al massimo oppure chiudendola completamente. In questo modo, però, vengono perse molte sfumature del suono.

Se usate nel modo giusto, infatti, le manopole del tono e del volume permettono di godere di suoni mai ascoltati in precedenza, donando ai pezzi delle sfumature non ottenibili in altro modo. Inoltre, un uso ottimale permette di risolvere velocemente molti problemi.

In molti casi, soprattutto da parte dei chitarristi moderni, si tenta di ottenere i suoni distorti impiegando degli switch di commutazione di canale, oppure collegando diversi pedali overdrive, senza considerare che lo stesso risultato si potrebbe ottenere ricorrendo semplicemente ai controlli presenti sulla chitarra stessa.

Inoltre, utilizzando i pedali, oltre a rischiare di perdere la concentrazione e il ritmo impiegato nel suonare lo strumento, si hanno delle ripercussioni sul piano dei toni, con una perdita dovuta al segnale che attraversa un numero di pedali superiore a quello necessario.

Chi, invece, fa ricorso alla manopola del volume ha la possibilità di ottenere dei toni decisamente più vivaci e puliti, oltre ad un numero maggiore di sonorità e, quando la stessa manopola giunge a fine corsa, un crunch dinamico e molto reattivo.

In pratica, l’utilizzo dei potenziometri lascia al chitarrista sicuramente una maggiore libertà creativa, grazie a suoni decisamente “clean” e ad overdrive migliori.

La Regolazione del Volume

Per regolare il suono di una chitarra che dispone di controlli simili a quelli disposti su una Les Paul è possibile impiegare lo switch pickup.

Iniziare alzando il volume dell’amplificatore oppure di un pedale “drive” e selezionare il pick-up al manico; procedere molto lentamente agendo sul volume, cercando di ottenere un suono che appaia pulito ma che, nel contempo, risulti molto pieno e corposo.

A quel punto spostare l’interruttore selezionando, in questo caso, il pickup al ponte. Si potrà subito notare il passaggio che si verifica dal suono pulito ottenuto dal manico al suono overdrive del ponte; questo senza che alcuna modifica sia stata apportata all’equalizzatore.

Chi preferisce ottenere un suono non troppo pulito può ruotare all’indietro il volume del pickup al manico (anche in questo caso procedere gradualmente). Si può fare ricorso alla tecnica appena illustrata anche per avere una distorsione (molto leggera) e un suono clean ma leggermente “crunchato” ruotando verso il basso il volume del pickup al ponte; il volume del pickup al manico, invece, dovrà essere leggermente più spalancato.

Modelli di Chitarra e Manopola del Tono; Thunderbird e Stratocaster

Per quanto riguarda la manopola del tono, chi è un neofita della chitarra procede solitamente ad impostarla sugli acuti, agendo sull’equalizzatore inserito nell’amplificatore per regolare il tono. Operando in questo modo, però, il rischio è di limitare molto le potenzialità della chitarra stessa.

Una volta imparato ad utilizzare la manopola del volume riuscire a gestire quella del tono apparirà molto semplice.

È importante considerare che la maggior parte delle chitarre dispone di un solo controllo di tono, attraverso il quale è possibile influenzare i pickup presenti nello strumento tagliando le frequenze. Altre chitarre, invece, prevedono un’elettronica maggiormente sviluppata.

Ad esempio la Stratocaster, nel suo modello standard, presenta 2 manopole di tono, alle quali sono stati associati 3 pickups; quello al manico viene controllato dalla manopola del tono posta più in alto, quello al centro dall’altra manopola, mentre il pickup al manico non viene influenzato dalle regolazioni apportate al tono.

Modelli di chitarra e manopola del tono; Gibson e Fender Jaguar

Nella Gibson, invece, ad ogni controllo di tono viene associato un pickup. Questa scelta consente una maggiore sperimentazione dal punto di vista sonoro scegliendo, ad esempio, di impostare due pick-up in modo opposto (uno luminoso e uno decisamente più scuro) e, attraverso uno spostamento del selettore posto tra i due pickup, di poter scegliere tra più tonalità; anche in questo caso non sarà necessario fare ricorso alla pedaliera per avere suoni completamente opposti.

Esistono altre chitarre, come la Fender Jaguar, che possono contare su controlli separati per “rhythm” e “lead”, attraverso i quali è possibile ottenere una serie pressoché infinita di variazioni di tono.

Per tale motivo, il passo fondamentale da compiere quando si desidera imparare a gestire il controllo di tono attraverso la chitarra è capire le possibilità a disposizione a seconda del modello di chitarra che si possiede. Successivamente anche per il tono, come accaduto per il volume, sarà possibile passare da un suono decisamente distorto ad uno clean.


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