Corde Chitarra: ecco alcuni consigli per trattare bene la tua chitarra con la giusta attenzione alle corde.
Le corde non rimangono a lungo con la nostra chitarra, o almeno non dovrebbero, ma non per questo non sono una parte fondamentale della chitarra. Anche se le corde della chitarra vengono cambiate spesso e possono sembrare tutte uguali, bisogna stare molto attenti a come le si sceglie ed a come le si utilizza.
Se utilizzate nel modo sbagliato o se non fai attenzione ad alcuni accorgimenti, le corde possono anche rovinare drasticamente il suono ed il funzionamento della tua chitarra.
Per questo ho voluto raccogliere un pò di consigli e suggerimenti per fare si che ciò non succeda.
Contenuti
Corde Chitarra: Cose da Fare
– Se cambi la taratura delle corde, sistema il Floyd Rose. Quando cambi la taratura delle corde, un ponte Floyd Rose ne risente molto. Il sistema Floyd Rose, infatti, prevede che il ponte sia in equilibrio con la tensione delle corde, cambiando la taratura cambi anche la tensione che le corde esercitano sul manico e sul ponte della chitarra.
Quindi, se hai una chitarra con ponte Floyd Rose, nondimenticare di sistemare il ponte. Se non sei capace di farlo in modo eccellente ti consiglio di affidarti ad un esperto.
Nel caso non lo sapessi, la taratura delle corde è il diametro, espresso in pollici, della corda. Alcuni chitarristi preferiscono corde più grosse e quindi più dure, mentre altri preferiscono corde più morbide e quindi più fine, con diametro minore. Di solito si prende come punto di riferimento il diametro della prima corda, il MI cantino. Quindi se si parla della taratura 0.010 vuol dire che il diametro della prima corda sarà di 0.010 pollici.
– Cambia le corde spesso. Abbiamo parlato qualche tempo fa della frequenza con cui cambiare le corde della chitarra. Il pericolo qui sta nell’ossidazione che può portare diversi tipi di scompensi alla chitarra ed a te. Non c’è “Fast Fret” che tenga (nei tempi troppo lunghi)! Cerca di non tenere le stesse corde per più di 2 mesi, anche se non è facile per molti.
Se sei alle prime armi e non hai mai cambiato le corde allora questo è il momento giusto per farlo. Sentirai che differenza quando suonerai con le corde nuove!
– Se cambi la taratura delle corde, fai controllare le ottave ed il manico.Come detto nel primo punto, cambiando la taratura delle corde, cambia anche la tensione che queste esercitano sul manico e sul ponte. E’ possibile che cambiando la taratura si sfasino le ottave della chitarra, per questo se non hai qualche conoscenza di liuteria ti consiglio di farla controllare da un liutaio quando cambi la taratura.
Può essere che non ci sia bisogno del suo intervento, ma se ce ne fosse bisogno è meglio che si facciano i giusti interventi.
Corde Chitarra: Cose da NON Fare
– Cambiare troppo spesso la taratura. Cambiare troppo spesso la taratura delle corde non fa per niente bene alla chitarra perchè subisce continuamente cambi di tensione nel legno e nella struttura, non riuscendo così a stabilizzarsi a dovere.
– Utilizzare il “Fast Fret” a sproposito. Il Fast Fret è una marca di uno strumento che serve per combattere l’ossidamento delle corde. La maggior parte dei chitarristi quando lo scopre gli si apre un mondo davanti. Infatti, utilizzandolo, le corde sono meno ruvide perchè si pulisce l’ossido e viene rilasciata una sostanza che aiuta lo scivolamento delle dita sulle corde.
Io preferisco non utilizzarlo e cambiare le corde spesso, ma sicuramente può aiutare. Il problema è che cambia il feeling con la tastiera ed alcuni dicono che indebolisce il sustain.
Qualche suggerimento in più?
Se hai qualche suggerimento utile che non ho citato scrivilo tra i commenti e, se vuoi, fammi sapere cosa ne pensi di questo articolo.
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scusate l’ignoranza ma cos’è la taratura delle corde???
Ciao Luigi, scusa, l’ho dato per scontato, ma in effetti non è una cosa semplice, adesso lo aggiungo anche nell’articolo.
La taratura è il diametro della corda espresso in pollici. Alcuni chitarristi preferiscono corde più grosse e quindi più dure e altri preferiscono corde più fine e quindi più morbide e maneggevoli.
Salve! Da tempo seguo questo sito e lo trovo interessante e istruttivo. Ciò in cui sono in disaccordo con molti è che in caso di problemi con lo strumento si consiglia sempre di contattare il liutaio (che poi in una chitarra elettrica di liuteria c’è ben poco). Personalmente, visto che ho problemi economici, la chitarra me la sono costruita da solo e confesso che davanti mi si è aperto un mondo molto affascinante fatto di misure, regolazioni, scelte ponderate, decisioni importanti, sensibilità, occhio, buon gusto…….insomma di tanti elementi che a parer mio devono obbligatoriamente far parte del bagaglio culturale di ogni chitarrista. Non dico che ognuno debba costruirsi da se lo strumento, ma dovrebbe essere in grado in ogni momento di regolarlo perfettamente e secondo me questo argomento andrebbe approfondito più di quanto si faccia normalmente.
Spero di non essere stato inopportuno. Salute a tutti!
Ciao Umberto, sono d’accordo con quello che dici, purtroppo però non posso consigliare di fare da sè se prima non ho dato almeno qualche istruzione su come fare capisci? Se no sembra una cosa troppo facile e quelli che sono alle prime armi potrebbero fare dei danni.
Credo anche io che sia importante saper costruire o regolare il proprio strumento, però dovrei dare delle indicazioni precise.
Grazie per la tua opinione Umberto!
Per esperienza personale mi trovo bene con il fast fret, ho notato che aiuta anche a schiarire il suono quando le corde non sono più nuovissime. Sul sustain non mi esprimo perchè mai mi ero accorto di tale possibilità
Mah, i due mesi che hai citato sono alquanto relativi poichè dipende molto da quanto e da come viene suonata la chitarra e anche dal tipo di corda che si utilizza.
A parte questo in linea di massima concordo sul fatto che una sostituzione relativamente frequente delle corde è una pratica utile anche alla salvaguardia dello strumento stesso.
Per ciò che riguarda il suono e il modo di suonare io ad esempio amo suonare corde al limite della sfibratura quando già si percepisce una leggera caduta di tono oltre i 2/3 secondi e la vibrazione “imprecisa” delle corde consunte diventa “tangibile”. Per il mio gusto e il mio genere è una condizione ideale per cui di norma aspetto ben più di due mesi per sostituirle… ma questo è appunto il mio gusto.
Per Andrea:
Grazie per la tua testimonianza.
Per Robotomy:
Grazie per il commento Robotomy. In effetti la tua è un’esigenza particolare, ci possono essere mille sfacettature per la frequenza del cambio delle corde, non c’è dubbio.
Più che taratura la chiamerei scalatura, ma non cambia nulla: solo questione di terminologia
Io sono avido (pur avendo speso un patrimonio in chitarre :-D) e tengo le corde montate molto a lungo, anche perchè non suono moltissimo.
Trovo che una pulizia post-suonata con l’olio di limone sia una bellezza perché lascia scorrere meglio le dita sulle corde. Un po’ di attenzione a non ungere troppo spesso la tastiera.
Quando ho voglia, dopo aver protetto la tastiera, pulisco le corde col Sidol. Tornano lucidissime e brillantissime, dal punto di vista visivo. Da quello uditivo non cambia praticamente una mazza. :-)
Solo le corde nuove suoneranno come corde nuove!
Non c’é bollitura che tenga!
La sapevi quella della bollitura delle corde, vero? Trucchetto vecchio come la terra!
Ciao, sono Marco, insegnante di chitarra e tecnico per customizzazioni, ho trovato molto interessante il tuo articolo sulla pulizia dello strumento, ma mi sembra di non aver trovato un particolare molto importante e mi riferisco con ciò alla cura e pulizia delle mani.
Troppo spesso mi è capitato di vedere persone con le mani eccessivamente unte o non perfettamente pulite accingersi a suonare il proprio strumento.
Questo non fà altro che accelerare il processo di degrado e se vogliamo di ossidazione delle corde, specialmente di quelle con una maggiore concentrazione ferrosa e di conseguenza la minore durata delle stesse.
Per quanto riguarda la frequenza del cambio delle corde sono d’accordo anch’io sul periodo di circa due mesi a condizione che le corde non si siano già ossidate.
Il Fast-Fret comunque lo ritengo un ottimo prodotto ( lo usava anche un mio insegnante Joe Diorio) se usato con scrupolo, specialmente nel mio caso che possedendo 32 chitarre fra acustiche elettriche (alcune con il Floyd-Rose) diventa problematico e oltremodo dispendioso effettuare un cambio ogni 6 settimane.
Ciao David e complimenti per i tuoi ottimi consigli
Per Diumafe:
Ciao Diumafe, si si conosco la bollitura, ma non l’ho mai eseguita per le mie corde.
Per Marco:
Ciao Marco, ti ringrazio per il commento, hai aggiunto una cosa molto importante in effetti! A presto!
Rispondo gentilmente a diumafe.
Quello della bollitura (con l’aggiunta di un pizzico di bicarbonato di sodio ) era un metodo usato negli anni 60-70 quando c’era un acerta difficoltà a reperire alcuni tipi di corde; veniva comunque usato per rigenerare le corde di tipo liscio per basso o pòer chitarra Jazz.
Comunque tieni presente che le corde una volta messe in tensione tendono a “snervarsi” cioè ad allungarsi perdendo una parte della loro caratteristica intrinseca per cui sono state progettate e quindi a generare armoniche spurie ( suonano falso) perciò se uno strumento è stato fermo per un paio di anni con le corde nuove sarebbe una cosa utile sostituirle.
Inoltre sempre in ambito di sostituzione delle corde bisogna ricordare e lo si può facilmente verificare che, dopo un intenso uso delle stesse anche in breve periodo, si formano sulle corde in corrispondenza dei tasti delle tacche di usura le quali impediscono una regolare vibrazione con conseguente degrado del suono.
A presto
Se mi posso permettere,cos’é la “bollitura”?
Poi,io non ho mai eseguita “pulizie”particolari e,forse perché no ho il floyd,non mi é mai successo niente.
Io,personalmente,uso leD’addario.010;ora con il permesso di david,pongo un quesito tipo top ten delle corde:CHE TIPO DI CORDE USATE?
Rispondete numerosi!!!!
la scalatura è una cosa da aver ben presente anche nel caso che, come me, si usino accordature alternative. in questo caso la scalatura dovrebbe essere studiata in modo che le corde abbiano una tensione uniforme sui due lati del manico. mi spiego meglio. Se si decide di usare un’ accordatura come quella che usa Robert Fripp (partendo dalle corde basse : Do-Sol-Re-La-Mi-Sol) si hanno corde molto tirate nel lato “cantini” e molto molli nel lato “bassi”. Dovremmo quindi diminuire la scalatura delle corde alte (La-Mi-Sol) ed incrementare quella delle corde basse (Do-Sol) mentre la corda di Re rimarrà di scalatura invariata. Così si eviterà che il manico subisca una tensione non uniforme sui due lati, cosa che potrebbe portarlo ad una torsione. in ogni caso ci sarebbe anche da tenere presente che nel caso di accordature molto “tese” sarebbe meglio dare una ritoccatina anche alla tensione del tirante del manico. nel caso che poi si cambi spesso accordatura (penso alle varie accordature che si usano nelle tecniche slide) sarebbe meglio avere un manico molto solido oppure una chitarra poco costosa (in modo da non preoccuparsi se il manico si incurva , tanto nello slide non conta molto) o meglio ancora, per chi ha soldi, avere una chitarra per ogni accordatura utilizzata.
per rispondere a Marco, io uso D’ addario Flatwound medium per le mie chitarre (una SG, una autocostruita ed una la steel). uso molto lo slide e le accordature alternative e la sensazione “più liscio non si può” fa perdere un poco i riferimenti ma evita alcuni rumori che lo slide di solito fa e che a me non piacciono molto….
ora qualcuno mi ammazzerà già lo so eheheh dunque premettendo che a me sudano in maniera atroce le mani io per sopperire a tale problema uso del borotalco (bada bene… non tonnellate! il giusto che basta per far si che siano asciutte ma non secche e lo faccio assorbire per bene) oltre questo purtroppo a volte non basta neanche questo e mi ritrovo a fine suonata che il manico ha parti anche a volte leggermente bagnate dal sudore… per cercare di evitare problemi che faccio? ogni volta che smetto di suonare vado immediatamente a tamponare il manico e le corde con uno straccio purtroppo le corde vanno a farsi benedire relativamente presto, diciamo che mi durano si e no un mesetto a volte anche meno ma per motivi economici le tiro almeno un mese e mezzo… due… purtroppo e me ne vergogno abbastanza sono arrivato anche a suonare con corde che da argento erano diventate praticamente nere xD
Oddio!!! Il borotalco!!
Ma tu sei un pazzo!
Ottura i pori del legno…
Rovina la veriniciatura della chitarra…
Altera la magnetizzazione dei pickup…
Fa venire l’ipertensione alla nonna…
e rovina l’economia globale.
Ahhhhh!!!
Lo aborro!!!
PS: anch’io uso tonnellate di borotalco ed perfetto per la sindrome della Mano Seppiata! :-)
Come chitarrista sono più acustico che elettrico, ed uso corde in bronzo 80/20, ultimamente le Earthwood medium light 0.12/0.54, ma in passato ho ovviato ad una “tendenza” della mani alla troppa sudorazione con le coated, specialmente le Elixir nanoweb 0.12/0.56 (non speciali ma comunque valide), evitando così di toccare la tastiera con prodotti chimici. Pur patendo anch’io del Dio Denaro, cambio spesso le corde perchè amo la brillantezza del Bronzo (ho provato tante marche ma le uniche che non scuriscono in maniera impressionante, dopo poco che l’hai montate, sono le Ernieball Earthwood). Trovo giusto il commento di Marco, e vorrei dire ad Umberto che non tutti hanno il tempo e la manualità necessaria per fare alcune modifiche o riparazioni da “liutaio”, e non sempre il proprio risultato è all’altezza. :-)
scusate ma quanto tempo occorre per suonare la chitarra in maniera mediocre?
ciao un grazie di cuore per tutti i consigli preziosi che trovo.Parlando di corde x acustica ho sempre suonato con le Martin 012 e per curiosita di suono ne’ ho cambiate provando varie marche tante volte montate e poco dopo rimosse ,tornando alle insostituibili Martin.
Che cos’è il ponte “Floyd Rose” ? Grazie
Ciao Angelo, trovi tutti i dettagli a questo link: https://suonarechitarra.com/2010/08/04/ponte-floyd-rose-storia-pregi-e-difetti/