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Lezioni di Chitarra: 3 Consigli per Cambiare Accordi più Velocemente

Uno dei problemi più importanti per chi inizia a suonare la chitarra è quello di cambiare da un accordo ad un altro. In questa lezione di chitarra vediamo 3 consigli che possono farti ottenere subito risultati migliori.

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Il Primo Grande Ostacolo

I Metallica te li faccio, ma se dovessi suonare in chiesa non ci riuscirei“.

Questa è la tipica frase che potrebbe dire la maggior parte dei metallari che ha appena iniziato a suonare. Da ex metallaro ne ho conosciuti tanti, il mio preferito è ovviamente il mio compagno di podcast Gep, che di questo fatto non ne fa mistero. Quello che fanno i metallari quando vogliono imparare a suonare è… provare subito una canzone super-difficile.

Il problema è che alcuni di loro, per testardaggine ce la fanno pure, ma non si rendono conto che hanno saltato un pezzo importante della loro formazione musicale.

Nel percorso di un chitarrista, come in tutti gli sport, strumenti musicali e altre discipline, quello che fa veramente la differenza sono i fondamentali, quelle tecniche di base che creano le solide fondamenta per le tue abilità future e più avanzate (l’ho spiegato bene nel mio primo libro “La Mente del Chitarrista”).

Ecco perchè un buon metodo per chitarra inizia con degli esercizi di stretching e poi si passa a studiare gli accordi, per iniziare ad accompagnare le canzoni in modalità “strumming“.

Di ostacoli se ne incontrano diversi, ma uno dei più importanti è sicuramente la velocità nel cambio degli accordi.

Chi non ha mai visto un chitarrista alle prime armi che suona un brano con gli accordi fermandosi diversi secondi ogni volta che deve cambiare accordo? Una tortura per gli sfortunati che assistono, ma una prima grande soddisfazione per l’aspirante chitarrista. Ci siamo passati tutti, non ti preoccupare. All’epoca abbiamo vissuto quei momenti con grande passione e occhi che brillavano di gioia, mentre ora, chi ha fatto grandi passi in avanti ricorda gli stessi momenti con capo chinato in avanti ed una mano sulla fronte.

Come Velocizzare il Cambio degli Accordi in Poco Tempo

Se ti trovi in questa fase, la fortuna è dalla tua parte perchè stai per scoprire 3 consigli che ti permetteranno di accelerare il cambio degli accordi da subito.

Come sempre, alcuni di questi consigli potranno sembrarti banali, ma fanno realmente una differenza enorme se li applicherai. Il problema è che tutti dicono “Si si, ovviamente è così” e poi non applicano il consiglio continuando ad avere problemi a riguardo.

Consiglio #1

Il cambio da un accordo ad un altro non è mai immediato. Quando proviamo le prime volte pensiamo che il bravo chitarrista esperto abbia una super velocità sulle dita, ma se andiamo a vedere un video di un grande chitarrista ci rendiamo conto che la velocità nel cambio accordo non è supersonica, è semplicemente… a tempo.

“Ma David! Allora perchè se lo faccio io alla stessa velocità devo fermare la canzone e poi ripartire?”

Semplice, il chitarrista esperto parte in anticipo a cambiare l’accordo e fa la prima pennata a tempo.

Fare la prima pennata a tempo è il vero segreto per accompagnare un brano anche se siamo lenti nel cambio degli accordi. Non è importante quanto tempo ci metti a cambiare accordo, l’importante è fare la prima pennata di ogni accordo a tempo.

La strategia vincente è cominciare a cambiare accordo poco prima che arrivi l’accordo successivo per farsi trovare pronti. Non è importante se mancherai qualche pennata dell’accordo precedente. Come già detto, l’importante per far girare bene la canzone è fare la prima pennata di ogni accordo a tempo. È fondamentale.

Quindi sposta l’inizio del cambio dell’accordo.

Consiglio #2

Il secondo consiglio che voglio darti è più simile ad un esercizio vero e proprio, infatti quello che ti chiedo di fare è di isolare ogni possibile combinazione di cambio di accordo che ti riesce più difficile e suonarlo a loop con il metronomo.

Ti faccio un esempio. Molti dei miei studenti trovano difficoltà nel cambio di accordo tra FA (con il barrè al primo tasto) e DO (in prima posizione). Uno dei consigli che do a questi studenti è quello di provare con il metronomo solo quei due accordi facendo magari 2 o 4 pennate verso il basso per ogni accordo e continuare in questo modo per 5 minuti al giorno.

Una terapia d’urto per cervello, tendini e muscoli che nel 90% dei casi scardina il problema in modo definitivo. Isola quindi quei cambi di accordo che ti danno più noia ed esercitati in modo massivo.

Consiglio #3

Il terzo consiglio è quello che richiede il minor sforzo, ma è anche il più difficile da mettere in pratica.

Ho ideato questa strategia ispirato da una tecnica dei piloti della MotoGP. Sono un grande fan delle gare su pista come MotoGP, Formula 1, ecc… Questa mia “seconda passione” mi ha portato anche a guidare una Formula 2 una volta, ma questa è un’altra storia.

I motociclisti, come anche chi corre in macchina, sanno che per andare al limite senza perdere il controllo, non devi mai fissarti su quello che stai facendo o quello che “non dovresti fare” (come per esempio schiantarti in curva) ma devi porre lo sguardo e concentrare la tua mente più avanti nel tempo, li dove vuoi mettere le ruote.

Hai mai visto una gara di moto sotto la pioggia? Oltre a cambiare le gomme della moto che saranno intagliate per far scorrere la pioggia ed evitare l’acqua planning, cambiano le sospensioni, qualche altro dettaglio nell’assetto e dato che probabilmente non c’è sole, mettono una visiera molto chiara.

La visiera “da pioggia” permette a noi telespettatori di vedere in alcuni casi lo sguardo del motociclista. Molti si soffermano sulla determinazione di quello sguardo che effettivamente è spettacolare, ma in pochi si rendono conto da soli che quello stesso sguardo determinato sta fissando un punto molto lontano, esattamente dove vorrebbe che le sue ruote passassero tra qualche istante.

Ti posso assicurare che non è così facile abituarsi a farlo quando stai guidando al limite perchè se stiamo rischiando la vita (o la macchina) istintivamente ci verrà da focalizzarci sui pericoli o sui limiti della pista. Però i piloti principianti che riescono a fare questo step, fanno un salto in avanti notevole con la loro velocità.

Decisamente più facile farlo se stai suonando la chitarra ovviamente, ma comunque complicato. Eppure anche in questo caso i benefici sono tantissimi.

Quello che ti consiglio di fare è pensare all’accordo successivo non appena hai sistemato l’accordo che stai suonando in questo momento, quindi esattamente dopo la prima pennata.

Fare questo permetterà al tuo cervello di scegliere automaticamente il modo più veloce per sistemare le tue dita affinchè tu possa cambiare accordo con il minor sforzo possibile e la maggior velocità mai vista prima. Inoltre eviterai il famoso “blocco muscolare” che può capitare alle tue dita quando ti trovi all’ultimo a dover cambiare accordo e sei già in ritardo.


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5 commenti

  1. Filippo

    La prima canzone che ho imparato è stata La
    Gatta di GINO Paoli

  2. Camilla Anselmi

    Ciao David!!! Nel tuo corso non ho ancora imparato canzoni con gli accordi, ma quando andavo alla diapason ho fatto knockin heavens’s door, gianna, il gatto e la volpe, la bamba ecc.ecc.

  3. #Pisolo_boat

    “Mondo in mi7″…un brano fantastico e con il quale sono certo che tutti abbiamo cominciato a fare i calli alle dita! ??

  4. Nadia

    Ciao anche io la gatta e la canzone del sole di Battisti, naturalmente solo plettrata in giù ( ricordi lontanissimi) poi non avendo nessuno che mi insegnare e ho lasciato perdere, Adesso è da 8 anni che ho ripreso la chitarra e suono da autodidatta . Grazie per tutti i tuoi consigli ciao Nadia

  5. Antonio

    The house of the rising sun ( da questo puoi capire la mia età) L’arpeggio ovviamente che prima dell’inizio un po’ zoppicante ma funzia, quando si canta si passa allo strumming perché non riesco tutt’ora ad andare a tempo… qualche giorno fa ho scoperto in rete il motivo: suonare il mi cantino con la plettrata in su anziché arrivare fino in fondo e poi tornare indietro… Da questo capirai che sono autodidatta da vecchia data e siccome non suono molto e non faccio esercizi sono sempre autodidatta… (pessimo).

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