Canzoniere Chitarra: dopo aver cercato per diverso tempo, navigando in internet attraverso i migliori canzonieri, suonando alcune canzoni per verificare la validità, ecco quelli che ti consiglio.
Anno: 2012 (Pagina 6 di 7)
Chitarra Ritmica: video lezione gratuita per imparare a creare ritmiche di chitarra semplici.

E’ una fortuna poter ascoltare artisti come Luca Francioso. Non so se ti piace la chitarra acustica, ma sono sicuro che se ascolti una canzone di Luca Francioso senza pregiudizi e con attenzione, questa ti suscita sicuramente delle emozioni. Questo è un livello altissimo a cui bisogna aspirare. Far emozionare le persone quando si suona.
Qualsiasi musicista deve avere l’obiettivo di emozionare, nel bene e nel male. La musica è comunicazione. Puoi comunicare sentimenti di rabbia, di energia, di passione o di amore. L’importante è che il messaggio arrivi.
Hai presente quelle persone che quando ti parlano rimani ipnotizzato/a a sentirle anche per mezzora senza aprire bocca? Ti incanti a sentire quello che hanno da dire ed i loro racconti senza battere ciglio. Ecco, ascoltare e guardare i video di Luca per me vuol dire questo.
Oggi voglio proporti l’ascolto di una canzone che si chiama L’Albero nel Vento. Prenditi un pò di tempo per rilassarti ed ascoltarla con calma e poi scrivimi sotto cosa ne pensi (anche Luca leggerà i commenti se vuoi fare i complimenti):
Ti ricordo che sono disponibili le lezioni di fingerpicking o fingerstyle proprio di Luca Francioso a questo link: Lezioni di Fingerpicking di Luca Francioso.
Fai sapere a Luca qui sotto cosa ne pensi di questa canzone.

Circa 2 settimane fa stavo parlando con un mio amico chitarrista riguardo alle chitarre acustiche. Entrambi siamo chitarristi elettrici, ma lui aveva bisogno di comprare una chitarra acustica per cambiare la propria.
Mi sono un pò stupito quando mi ha detto che la voleva cambiare perchè le corde erano troppo distanti dal manico e quando gli ho spiegato cos’è l’action della chitarra e come si può regolare, sembrava quasi illuminato.
In quel momento ho capito che forse questo è un argomento su cui bisogna fare più luce, in quanto quel mio amico chitarrista non è di certo l’ultimo arrivato, suona già da diverso tempo e suona molto bene, per questo mi sono un pò stupito che non sapesse molto riguardo all’action (se vuoi cominciare da zero puoi cominciare da queste lezioni di chitarra gratuite). Quindi spero che questo articolo possa essere utile sia a chi sta cominciando, sia a chi è un pò più esperto.
Certo, ci sono chitarre che permettono una distanza tra corde e manico molto ridotta rispetto ad altre, che riescono a facilitare molto chi utilizza lo strumento, ma in tutte le chitarre si può regolare questa distanza che viene definita action.
Anzi, a dire la verità in quasi tutte le chitarre nuove, soprattutto le classiche e le acustiche bisognerebbe sistemarlo da subito quando si comprano, a meno che non ci si fa costruire direttamente la chitarra da un liutaio che la crea con tutte le caratteristiche personali che ti servono.
Nel mio caso, 3 chitarre su 4 che ho comprato, subito dopo aver detto al commesso del negozio che avrei acquistato la chitarra, mi ha sistemato l’action gratuitamente e solo dopo me l’ha consegnata.
Quindi, se credi che le tue corde siano troppo distanti dal manico e quindi fai fatica a premere fino in fondo e fare i bending ti ridulta difficile anche con corde standard leggi questo articolo: Cos’è e Come si Regola l’Action della Chitarra.
Mi raccomando però: il mio consiglio è sempre quello di affidarsi ad un liutaio per eseguire questo lavoro. In questi casi un minimo errore potrebbe cambiare totalmente la qualità di una chitarra.

Brian May, che continua a mantenere lo stesso stile di 30 anni fa, con un’unica differenza… il colore dei capelli.
Chi la musica la suona, non guarda Sanremo, anzi, cerca di evitarlo a tutti i costi, con quelle canzoni mielose o malinconiche che si assomigliano tutte e che dopo 30 secondi ti fanno passare il sorriso. Io per primo evito in modo assoluto di guardarlo, infatti ho saputo di questa apparizione oggi, per puro caso.
Questo però era da vedere, per questo ho deciso di riproporre l’esibizione nel mio blog. Anche il pubblico di Sanremo sembrava aver capito l’importanza del momento per il quale Brian May è stato omaggiato con una lunghissima ovazione, applausi infiniti, tanto che per ringraziare, il chitarrista dei Queen ha suonato una delle canzoni rock più famose di tutti i tempi, una canzone dei Queen scritta proprio da lui: We Will Rock You.
L’esibizione principale era un duetto tra Brian May e Kerry Ellis con la partecipazione di Irene Fornaciari. Canzone meno noiosa e lamentosa di quello che ci si aspetta di solito da Sanremo, anche se all’inizio non sembra.
Adesso ti lascio guardare e valutare con i tuoi occhi e le tue orecchie (andato in onda ieri, 16 Febbraio):
Approfondimenti su Brian May:

Quando cominci a suonare la chitarra da zero vedi grandi progressi in pochissimo tempo. La situazione che si viene a creare è di grande motivazione in quanto riesci a vedere e percepire grandi miglioramenti con “poco” sforzo. Ogni giorno, ogni settimana che passa tutti si accorgono dei tuoi miglioramenti, non solo tu.
Purtroppo però, più vai avanti e più è difficile fare progressi. Ad esempio, quando arrivi a fare il volo del calabrone a 150 di metronomo ti ci vuole molto più tempo per salire anche solo di 5 punti di metronomo, mentre all’inizio sei passato da farlo da 90 a 110 in 2 giorni o addirittura di meno.
Ci vuole molto sforzo, molto allenamento, molto esercizio e molta tenacia per migliorare di quel poco che probablimente passerà inosservato ai più.
Come Fare in Tal Caso?
L’esercizio, l’impegno e la costanza sono molto importanti, sono obbligatori per diventare un grande chitarrista, come per raggiungere qualsiasi altro grande obiettivo.
Quindi hai 2 cose da fare:
1. Esercitati di meno sulla tecnica e sulla velocità, ma esercitati ogni giorno, anche solo pochi minuti, senza aspettarti grandi miglioramenti, ma solo perchè è un impegno che devi rispettare per mantenere le tue capacità e fare piccoli passi in avanti che con il tempo si faranno ben sentire.
2. Concentrati sul passo successivo.
Il Passo Successivo
Non è la tecnica e non è la velocità a rendere grandi i chitarristi. O meglio, c’è chi è ritenuto giustamente un grande chitarrista perchè è un mostro di tecnica, ma ti rendi conto di quanto è difficile combattere sul piano della tecnica? Ci sarà sempre un chitarrista più bravo tecnicamente. Se tu hai cominciato a studiare chitarra a 8 anni per 4 ore al giorno, ci sarà sempre un altro chitarrista che ha cominciato a 6 anni ed ha studiato 6 ore al giorno e che ti farà un c**o così!
Al livello tecnico a cui siamo arrivati ai giorni nostri non si può proprio competere su quel piano. Era possibile farlo negli anni 50/60 forse, non adesso. E tra l’altro non interessa neanche più alle persone, quindi anche diventando un mostro di tecnica non faresti comunque scalpore. Ti direbbero che sei bravo, punto. Poi andrebbero a cercare qualcos’altro. I tempi sono cambiati, anche se ci piacerebbe essere nati negli anni ’70 quando il bravo chitarrista era considerato un eroe da tutti, adesso bisogna imparare a fare il passo successivo.
Il passo successivo è diventare unici.
Cosa vuol dire? Da cosa riconosci un chitarrista da un altro? Dallo stile e dal suono. Lo stile è una cosa che viene abbastanza automatica e dipende molto dalla tua cultura musicale, da quello che ascolti, da quello che suoni maggiormente.
Per quanto riguarda il suono è proprio quello che molti chitarristi trascurano, ma è effettivamente la parte più importante. La caratteristica principale di un chitarrista, quella caratteristica che può essere tua e solo tua, quella caratteristica che ti rende unico. Il tuo suono è il tuo nome, è il tuo carattere.
Vuoi fare il passo successivo? Vuoi salire sul gradino più alto rispetto a tutti? Sviluppa il tuo suono unico.
E non fermarti qui. Cambia ciò su cui ti focalizzi:
Non focalizzarti

Dopo il NOI degli anni ’80 ed i vari che ne sono seguiti, questo mancava…
Dal momento in cui una persona inizia a suonare la chitarra e comincia a suonare le prime note e le prime canzoni con lo strumento, a quel punto non è più la persona di prima.
Diventare dei chitarristi vuol dire avere una visione del mondo diversa, vuol dire provare emozioni e vivere situazioni che solo altri chitarristi possono capire, noi chitarristi siamo così…
Noi che ci siamo fatti malissimo alle dita per imparare a suonare il nostro strumento.
Noi che non sappiamo come facciano i plettri a sparire così facilmente.
Noi che solo noi sappiamo cosa vuol dire imparare a fare il barrè.
Noi che sogniamo di suonare in uno stadio davanti a migliaia di persone.
Noi che giriamo per casa con la chitarra a tracolla.
Noi che almeno una volta abbiamo dovuto tirare fuori il plettro dalla cassa armonica della nostra chitarra.
Noi che ci sentiamo dire che la leva della chitarra elettrica è il “distorsore”.
Noi che ci prendiamo il Floyd Rose per dover accordare la chitarra meno frequentemente, ma che quando dobbiamo cambiare le corde e accordarla per la prima volta passano le ore.
Noi che cerchiamo sempre di migliorare il suono tramite l’ampli o gli effetti.
Noi che abbiamo i calli sulla punta delle dita.
Noi che la Tele non è da guardare ma una chitarra da suonare.
Noi che anche se potremmo non suoniamo mai a bassi volumi.
Noi che le unghie lunghe non sono solo per le donne.
Noi che facciamo cantare i nostri amici in spiaggia.
Noi che i nostri plettri hanno fatto almeno un lavaggio in lavatrice.
Noi che difendiamo coi denti i nostri chitarristi preferiti quando parliamo con altri chitarristi.
Noi che dovremmo cambiare le corde della chitarra spesso… vero? Quand’è l’ultima volta che le hai cambiate? ;-)
Noi che abbiamo sempre un plettro in tasca o nel portafogli.
Noi che sognamo di suonare in uno stadio.
Noi che diciamo che Petrucci è troppo tecnico e non ha espressività…….. ma quanto ci piacerebbe avere anche solo un decimo della sua tecnica!
Noi che diciamo che Slash non suona tanto bene rispetto agli altri, ma quando mai inventeremo i riff e gli assoli che sono venuti fuori da quelle mani?
Noi che cerchiamo di imparare le canzoni del nostro chitarrista preferito e poi… ma perchè faccio le stesse note e suona così diversamente??
Noi che risparmiamo continuamente per permetterci una bella chitarra.
Noi che possiamo tenere la nostra chitarra con la massima cura, ma prima o poi andrà a sbattere contro qualcosa.
Noi che almeno una volta abbiamo studiato il volo del calabrone.
Noi che all’inizio nascondavamo i nostri limiti tecnici aumentando la distorsione.
Noi che quando scopriamo una nuova tecnica con la chitarra la utilizziamo a sproposito rovinando i nostri assoli.
Noi che riconosciamo le canzoni o il gruppo che sta suonando solo dal suono della chitarra.
Noi che ringraziamo Jimi Hendrix per quello che ha fatto ogni volta che ci alziamo la mattina.
Noi che conosciamo a memoria l’inno americano…………… di Jimi Hendrix.
Noi che sappiamo che materiale è il tortex.
Noi che sappiamo che la spalla mancante non è una deformazione del corpo umano.
Noi che sappiamo suonare il riff di Smoke on the Water da quando abbiamo la chitarra.
Noi che possiamo comunicare le nostre emozioni con un linguaggio universale.
Questo è solo un incipit, mi affido alla vostra creatività adesso ;-)
(racconta anche la tua esperienza riguardo a queste frasi se vuoi)
Aggiungi qui sotto tra i commenti il tuo NOI…
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E’ sicuramente una di quelle canzoni che ogni chitarrista dovrebbe conoscere.
Ma non sto scrivendo questo articolo per elogiare i Dire Straits o la canzone in particolare, piuttosto perchè c’è qualcosa di più interessante da fare con questa canzone… improvvisare.
Chi mi segue da un pò di tempo o chi ha seguito il mio corso di chitarra sicuramente è al corrente di quanto io ci tenga all’improvvisazione. L’improvvisazione, come la scrittura di una canzone, vuol dire esprimere quello che si ha dentro in musica. L’improvvisazione è divertimento, quando metto delle basi e ci improvviso sopra potrei andare avanti per ore senza stancarmi.
Così riascoltando la canzone, mi sono ricordato di quanto fosse divertente improvvisarci su e quindi ho deciso di condividere il link della base che sicuramente ti potrà interessare se non l’avevi già scaricata o trovata prima…
La Base
Puoi trovare la base della canzone, per improvvisarci sopra o per suonare la canzone originale al posto di Mark Knopfler, a questo link: Base Strumentale Sultans of Swing.
Al link puoi ascoltare la base direttamente dal web in streaming, oppure puoi anche scaricarla in formato mp3 direttamente sul tuo computer così puoi farne quello che vuoi.
Buon divertimento!
Alcune Indicazioni
Questa canzone è molto interessante per l’improvvisazione in generale ma sono sicuro che alcuni di voi potrebbero voler improvvisare proprio come fa Mark Knopfler (vedi qui sotto il video live) quindi consiglio vivamente di andare a vedere questo articolo che avevo scritto nell’Ottobre del 2010 che ti può essere veramente di aiuto per suonare come lui.
Ecco il link: Suonare come Mark Knopfler
Se non sai chi è questo chitarrista o vuoi approfondire le tue conoscenze puoi trovare degli approfondimenti qui: Mark Knopfler.
L’Originale
Qui puoi vedere e sentire l’originale live, da uno dei più famosi live dei Dire Straits: